SHARE

Con Il Valore della Cura pubblicato il bilancio di attività dell’ASST Papa Giovanni XXIII, dal 2019 al 2023, ed è consultabile online sul sito web aziendale.

Bergamo, 24 novembre 2023 – “Il Valore della Cura”: è questo il nome della pubblicazione da 170 pagine a colori che – tra testi, immagini e infografiche – rende evidente, in maniera semplice e chiara, la sintesi dell’attività clinica, di ricerca e formazione con tutti i numeri, dal personale fino agli investimenti fatti e in previsione, dal nosocomio bergamasco. Una copia del bilancio è stata consegnata – in anteprima – alle autorità, agli operatori, alle associazioni, ai benefattori e ai tanti amici e partner del “Papa Giovanni” presenti alla serata di presentazione, avvenuta  ieri nell’Auditorium “Lucio Parenzan” dell’Ospedale.  

La sintesi del bilancio di un quinquennio

La Direzione strategica, che terminerà l’incarico a fine dicembre, ha illustrato sul palco dell’Auditorium la sintesi di quanto è stato fatto nel quinquennio.  Sono seguiti gli interventi di Maria Beatrice Stasi, Direttore generale, Fabio Pezzoli, Direttore sanitario, Monica Anna Fumagalli, Direttore amministrativo e Simonetta Cesa, Direttore socio sanitario.

Attività clinica, personale, investimenti, ricerca e formazione 

La differenza tra i valori previsti per l’attività clinica del 2023, rispetto a quelli del 2019, fa registrare in molti casi il segno positivo. A conclusione del 2023 si punta a oltre 4 milioni di prestazioni ambulatoriali, più di 36.000 procedure chirurgiche, oltre 43.000 ricoveri, circa 340 trapianti. L’ospedale sta rafforzando la sua vocazione in area pediatrica, si è dotata di un’area di terapia intensiva che passa da 74 a 80 posti letto, ha consolidato il programma di attività chirurgica con l’acquisizione di un primo robot – già previsto l’arrivo del secondo. Ha ottenuto inoltre l’autorizzazione alla somministrazione di cellule Car-T a scopo terapeutico ed avviato al Laboratorio “Lanzani” al Matteo Rota la produzione di cellule Car-cik per la cura di alcuni tumori del sangue. Anche l’Ospedale di San Giovanni Bianco fa registrare un aumento delle procedure chirurgiche, dei ricoveri e delle prestazioni ambulatoriali.  Il personale medico, infermieristico e di altro profilo, nonostante i vincoli esistenti nelle possibilità di reclutamento, cresce del 3,82%. Il numero dei dipendenti passa da 4.341 nel 2019 a 4.507 nel 2023.  

Gli investimenti

Sul fronte degli investimenti su tutti i presidi della ASST oltre 12 milioni di euro sono stati spesi per interventi strutturali già realizzati nel quinquennio. Interventi strutturali per altri 8 milioni di euro sono in fase finale o esecutiva. È stata di oltre 7 milioni la spesa per acquisti di grande tecnologia. A tali investimenti finanziati con fondi propri o di Regione Lombardia  vanno aggiunti altri 12,6 milioni di euro per interventi strutturali in corso con i fondi del PNRR per 5 Case di Comunità, 1 Ospedale di Comunità e 3 Centrali Operative Territoriali a cui aggiungere oltre 6 milioni da PNRR per investimenti in tecnologia informatica. La previsione per il 2023 è di un sensibile aumento dell’attività di ricerca rispetto ai valori di cinque anni fa. Fondamentale è stato il contributo dato da parte dei ricercatori dell’ospedale alla comunità scientifica nella conoscenza del virus SARS-CoV-2, con circa 200 studi clinici pubblicati, in moltissimi casi come centro coordinatore della ricerca, e con oltre 500 pubblicazioni su PubMed.  

La formazione

Come centro diformazione universitaria afferente alla rete formativa della Università Bicocca, il Papa Giovanni ha visto 551 studenti laurearsi nel quinquennio, su un totale di 1.200 studenti iscritti nei percorsi di livello universitario, ospitati da quest’anno accademico nel nuovo Polo di formazione universitaria “Papa Giovanni XXIII” in via Nini da Fano. Nel 2023 si sono laureati i primi medici del Corso di Medicina in Lingua inglese grazie alla  partnership con Università Bicocca, Università di Bergamo e Università del Surrey. 

I benefattori

Non è mancato il ricordo della dura parentesi della pandemia. È stata l’occasione per rinnovare pubblicamente il ringraziamento agli oltre 48.000 benefattori, tra istituzioni, aziende, associazioni e privati cittadini che nei momenti più difficili hanno sostenuto l’ospedale economicamente o con una concreta vicinanza, nelle forme più varie.  Proprio l’esperienza della pandemia è stato tra i fattori che ha dato un forte impulso allo sviluppo della rete territoriale, con oltre 41.000 interventi realizzati dagli Infermieri di Famiglia e di Comunità (dati aggiornati al 30 giugno 2023), la creazione dei due Distretti, l’avvio di quattro Case di Comunità e del primo Ospedale di Comunità della provincia.  

I riconoscimenti ai professionisti

Tra i tanti premi e riconoscimenti ricevuti dal Papa Giovanni XXIII spiccano le riconferme, per quattro anni consecutivi, dell’ospedale di Bergamo nella classifica dei migliori centri del mondo (Newsweek-Statista) e l’inserimento dei professionisti dell’ASST tra le 50 personalità più influenti al mondo nel 2020 (Bloomberg).  

La band degli operatori del Papa Giovanni

Nella foto: la band degli operatori del Papa Giovanni

In conclusione dell’incontro si è tenuta l’esibizione musicale della band “Aut.Min.Rock” (foto in alto), formata da cinque operatori del Papa Giovanni XXIII, tra cui lo stesso Michele Colledan (chitarra), Maria Grazia Galletta (voce), Paolo Marra (basso), Bernardo Righi (batteria), Sergio Vedovati (tastiere), con il musicista professionista Alberto Bonfanti (chitarra).  

Targa di riconoscimento identità a Michele Colledan

E un riconoscimento è arrivato nel corso della serata a Michele Colledan (in foto), chirurgo di fama mondiale dell’ospedale Papa Giovanni XXIII che lo scorso ottobre ha raggiunto la pensione al termine di un percorso professionale straordinario. Colledan sul palco ha ricevuto una targa di riconoscimento per il suo contributo alla crescita dell’ospedale. “La sua figura – si legge nella targa consegnata dalla Direzione a nome di tutto il personale – ha lasciato una eredità indelebile nel mondo della medicina e della chirurgia e ha dato speranza a chi non aveva altra via d’uscita, donando una nuova opportunità di vita”.   

Le dichiarazioni

Un mazzo di fiori è stato donato a Maria Beatrice Stasi (in foto) che ha annunciato ai presenti in sala: “Alla conclusione naturale del mio mandato, a fine anno, andrò in pensione inaugurando una nuova pagina della mia vita personale di volontariato che è  stato sempre  al nostro fianco, anche nei progetti più arditi e innovativi. Mi auguro che da questo documento emerga una ASST Papa Giovanni XXIII orgogliosa, con una reputazione che travalica i confini regionali e nazionali, dotata di elevata attrattività; un patrimonio non solo bergamasco che mi auguro sia sempre amato e sostenuto come merita.”

Nella foto: Monica Anna Fumagalli e Maria Beatrice Stasi.

Una targa “per l’impegno instancabile e il contributo inestimabile all’Ospedale di Bergamo” è stata consegnata a Fabio Pezzoli (in foto), Direttore sanitario, che a fine dicembre andrà anche lui in pensione. “Il riconoscimento – si legge nella targa – arriva a conclusione di una carriera straordinaria dedicata alla cura, al progresso medico e al benessere della comunità”. Pezzoli ha ricevuto da parte del Direttore generale Maria Beatrice Stasi una maglia dell’Atalanta, autografata dai calciatori, con il numero 42, come il numero degli anni di lavoro all’Ospedale di Bergamo.  

Nella foto: consegna maglia dell’Atalanta a Fabio Pezzoli.
Nella foto: la pubblicazione “Il valore della cura”

LASCIA UN COMMENTO