I malviventi fuggono su un’auto rubata e con targa falsa, forzano due posti di bloccodei carabinieri, poi tamponano una 500 e finiscono la loro corsa contro un muretto della litoranea. Acciuffati due di loro.
Riva di Solto, 13 dicembre 2023 – Quattro albanesi, a bordo di un’auto rubata, una Golf GT, con attrezzi da scasso e passamontagna forzano due posti di blocco. La loro corsa, però, finisce contro un parapetto della litoranea, dopo un tamponamento con una 500 che li precedeva a bordo della quale una 30enne del luogo, rimasta ferita e soccorsa dal 118, poi portata in ospedale dove è stata medicata e sottoposta ad accertamenti sanitari. Due dei quattro malviventi, entrambi 33enni, sono stati arrestati dai Carabinieri di Lovere, dopo un breve inseguimento a piedi, e dovranno rispondere all’autorità giudiziaria di resistenza, tentato furto e ricettazione.
Tutto inizia a Clusone
I 4 albanesi erano già stati visti armeggiare con arnesi da scasso nel balcone di un appartamento a Clusone e segnalati alle forze dell’ordine. Così i Carabinieri di Lovere mettevano in atto un posto di blocco a Riva di Solto, informati dai colleghi di Tavernola che l’auto sospetta aveva già forzato il loro posto di blocco.
Fine della fuga dei malviventi
Gli uomini dell’Arma, dopo breve attesa, vedevano arrivare una 500 e, subito dopo la Golf GT, rubata dai malviventi, e intimavano subito l’alt; l’auto, in un primo momento rallentava, ma poi riprendeva, improvvisamente, velocità tamponando la 500 che la precedeva e finendo la sua folle corsa contro un muretto della litoranea.
Due dei quattro albanesi vengono fermati
I 4 balordi scesi dall’auto si davano subito alla fuga inseguiti dai carabinieri. Due di loro venivano raggiunti e acciuffati, mentre gli altri due si dileguavano nella vegetazione del camping facendo perdere le loro tracce.
Celebrazione del processo a marzo 2024
I due malviventi sono stati arrestati con l’accusa di resistenza, tentato furto e ricettazione, ma non rinchiusi in carcere. Il Gip ha disposto il divieto di dimora a Bergamo e provincia in attesa del processo che si celebrerà a marzo 2024, sempre che i due non facciano perdere le loro tracce ritornando in Albania.