L’assessora alle Politiche sociali del Comune di Bergamo, Marcella Messina, distribuisce 22.000 kit di beni di prima necessità agli emarginati e senza fissa dimora, acquistati con fondi dell’Unione europea.
Bergamo, 12 gennaio 2024 – Grazie ad un accordo con gli enti partecipanti alla co-programmazione relativa al settore del contrasto alla grave emarginazione sociale e alla condizione dei senza fissa dimora, il Comune di Bergamo ha utilizzato un finanziamento europeo di circa 550mila euro, destinato ad azioni per il contrasto della deprivazione materiale, con cui sono stati acquistati e distribuiti beni di prima necessità agli emarginati e ai senza fissa dimora.
Il materiale in distribuzione
Sono in distribuzione, a partire da oggi, 22.000 kit di beni di prima necessità – composti da prodotti per igiene personale, zaini, borracce, sacchi a pelo, cuscini gonfiabili, coperte, biancheria personale e molto altro ancora – alle persone più fragili della città a cura dei diversi enti coinvolti: Cooperativa di Bessimo; Fondazione Diakonia Onlus – Caritas Bergamasca; Patronato San Vincenzo; Fondazione Don Resmini; Cooperativa Contatto; Cooperativa Il Pugno Aperto; Opera Bonomelli.
La dichiarazione di Marcella Messina
“Oltre alle progettualità legate al PNRR, e quindi la stazione di posta e i cinque appartamenti di housing first – dichiara Marcella Messina (in foto), assessora alle Politiche sociali – non trascuriamo le necessità del presente e la capacità di attrarre fondi per il sociale. Lavoriamo intensamente da anni con gli enti del territorio che si occupano di questo settore così delicato e difficile – prosegue – per la costruzione e realizzazione di progettualità e interventi dedicati a coloro che, nella nostra città, vivono ai margini. Una collaborazione che si rinnova concretamente anche oggi con la distribuzione di un quantitativo importante di beni utili ad affrontare la quotidianità e l’inverno di queste persone. Coloro che accedono – aggiunge l’assessora – portano fragilità e bisogni diversi e diversificati e necessitano di risposte altrettanto diversificate, da quelle sanitarie a quelle che riguardano il soddisfacimento dei bisogni primari (cibo, posto letto, indumenti,..). In questo senso, la collaborazione con la rete dei servizi è fondamentale e l’azione di oggi rappresenta un passo concreto,” conclude Marcella Messina.