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Continua con successo l’attività di contrasto al bracconaggio, da parte della Polizia provinciale, nella provincia di Bergamo.

Bergamo, 31 gennaio 2024 – In seguito a appostamenti serali e notturni, la Polizia provinciale ha individuato e fermato, nei giorni scorsi, un uomo, colto in flagranza, mentre cacciava, illegalmente, selvaggina da un piccolo capanno improvvisato, costruito con ramaglie e telo in plastica.

I controlli successivi hanno rivelato diversi illeciti penali e amministrativi. La persona fermata non possedeva la licenza di caccia, e l’arma utilizzata non era stata denunciata. Sono state contestate diverse violazioni, tra cui la caccia in giornata di silenzio venatorio, l’uso di munizioni non consentite e di un visore notturno, e l’esercizio della caccia senza le necessarie autorizzazioni e documenti.

Sequestrata doppietta, calibro 16, che è stata modificata

Ulteriori accertamenti sono in corso per determinare la provenienza dell’arma, un fucile tipo doppietta calibro 16, che è stata modificata, artigianalmente, per aumentare le sue potenzialità offensive, consentendo l’esplosione di colpi a palla unica di calibro 308.

Nella foto: la doppietta sequestrata dalla Polizia provinciale.

La dichiarazione di Copia

L’operazione, recentemente condotta dagli agenti della Polizia provinciale – spiega Matteo Copia (in foto), comandante della Polizia provinciale – dimostra l’impegno della Provincia nella salvaguardia del territorio, nel contrastare il bracconaggio e nel far rispettare le leggi sulla caccia e la fauna selvatica. L’uomo è stato denunciato – prosegue il comandante – mentre  il fucile, le cartucce e il materiale utilizzato sono stati posti sotto sequestro.”

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