È iniziata l’operazione di demolizione del Centro Servizi, il grande edificio del Ministero delle Finanze, mai completato, che sorge in un’area tra i Comuni di Azzano e Orio al Serio.
Bergamo, 24 febbraio 2024 – L’edificio in parola, acquistato 28 anni fa da Vitali Spa, misura circa 20 mila metri quadri, ed è dotato di 8 ascensori. I lavori della struttura incompiuta, voluta dal Ministero delle Finanze e, costata 100 miliardi delle vecchie lire, si sono interrotti all’improvviso. Essa era stata pensata come archivio per i modelli 730 e 740 cartacei dell’intera Lombardia, ma l’idea poi sfumo’ con l’avvento delle tecnologie digitali.
La ripresa dei lavori
Il cantiere ha aperto i battenti nella prima decade di questo mese, avviando i lavori, dopo un lungo e complesso iter amministrativo, promosso da Palafrizzoni, dal gruppo Vitali e da A2A, proprietaria delle aree a nord del cantiere, per una superficie complessiva di circa 130 mila mq., oggetto di riqualificazione urbanistica. Un’operazione, quest’ultima, che ha coinvolto anche i vicini comuni di Azzano San Paolo e Orio al Serio per la quale è stato sottoscritto, prima, un Protocollo d’Intesa e poi una convenzione per definire il futuro delle aree in questione sia per le nuove funzioni private, previste, che per i rilevanti servizi pubblici e di interesse pubblico che si andranno via via ad insediare.
Intervento di Rigenerazione Urbana
L’accordo prevede anche le contropartite pubbliche, legate alla realizzazione dell’intervento che si inquadra come Area di Rigenerazione Urbana, secondo quanto prevede la legge regionale 18 del 2019. viabilistiche interne al comparto.
Le dichiarazioni
“L’avvio dei lavori è un grande risultato – dichiara Massimo Vitali (in foto), presidente dell’omonimo Gruppo – per la rigenerazione urbana di un’area dismessa come quella dell’ex Centro Servizi, che fa parte della nostra Mission e significa contribuire alla riqualificazione del nostro territorio con benefici in termini di sicurezza e un incremento dei servizi per i cittadini.”
“Il fabbricato che si andrà a demolire nei prossimi giorni – commenta Francesco Valesini (in foto), assessore alla Riqualificazione Urbana – è stato per decenni il simbolo di inefficienze e inutili sprechi da parte dello Stato e più in generale dell’Amministrazione Pubblica. Sono, quindi, particolarmente soddisfatto che, grazie alle scelte dei proprietari e all’intenso lavoro di coordinamento e di gestione da parte della nostra Amministrazione – prosegue – si sia arrivati, finalmente, alla sua demolizione. Un particolare ringraziamento mi sento di rivolgere non solo ai nostri uffici ma anche e soprattutto ai Sindaci di Azzano e Orio per la collaborazione istituzionale dimostrata volta a raggiungere obiettivi comuni nell’interesse dei rispettivi concittadini,” conclude Valesini.