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La pianta è stata attaccata da un pericoloso fungo patogeno e versava in condizioni di gravità estrema.

Bergamo, 3 maggio 2024 – Sull’albero di notevoli dimensioni, con chioma che risultava sofferente, dal punto di vista vegetativo, è stata rilevata, in più punti nella zona del colletto, la presenza del temibile fungo patogeno Kretzschmaria deusta (noto anche come Ustilina deusta).

Presenza di lesione con carie sul fusto

Sul fusto si segnalava la presenza di una lesione con carie di medie dimensioni a circa 2 m di altezza da terra mentre, in chioma, si notava la comparsa di vistose porzioni decorticate con presenza di carpofori di altri funghi patogeni  afferenti alle specie Polyporus sp. e Schizophyllum commune.

Analisi strumentali con dendrodensimetro sulla pianta

La pianta in questione era già stata sottoposta a fine 2022 ad analisi strumentali con dendrodensimetro al colletto ed in quota e anche a doppia tomografia sonica nella zona basale del fusto. Già in quell’occasione, pur non avendo riscontrato visivamente la presenza di corpi fruttiferi afferenti a funghi xilofagi, era stato indicato che il punto critico più preoccupante era localizzato nella porzione basale del fusto e si riteneva opportuno approfondire il quadro diagnostico con l’esecuzione di una prova di trazione per stimare la tenuta radicale.

Il pulling test

Lo scorso mese di aprile è stato effettuato un nuovo controllo strumentale con dendrodensimetro a livello della ceppaia e delle zone basali del fusto (fino a circa 4,5 m di altezza) e una prova di trazione controllata (pulling test). Le analisi strumentali effettuate hanno evidenziato la presenza di estese degradazioni mal compartimentate a livello della ceppaia e dei cordoni di tenuta radicale, risalenti anche lungo il fusto. Anche il pulling test, effettuato successivamente alle prove con dendrodensimetro, ha riscontrato valori di tenuta radicale al ribaltamento inferiori rispetto ai parametri di sicurezza adottati dal metodo analitico.

Abbattimento del faggio

In considerazione dei riscontri strumentali e delle ben nota pericolosità di questo agente di carie in ambiente urbano, frequentemente associato a schianti improvvisi di piante completamente asintomatiche, è risultato necessario procedere con l’abbattimento immediato del Faggio.

L’albero verrà sostituito con una nuova pianta nel prossimo autunno.

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