Piano Mirato di Prevenzione delle cadute dall’alto, rivolto a diversi settori produttivi della Bergamasca.
Bergamo, 16 giugno 2024 – Le cadute dall’alto sono tra le prime cause di infortuni con esiti gravi e purtroppo anche mortali. Tali eventi riguardano non solo quei settori nei quali il rischio di caduta dall’alto è ben noto (al primo posto c’è edilizia), altri settori come il manifatturiero, il commercio e la logistica e, in modo particolare, le piccole imprese che occupano da 1 fino ad un massimo di 30 lavoratori (52,2% dei casi). Sono coinvolti anche i lavoratori autonomi (15,7% dei casi).
Le imprese soggette a infortuni cadute dall’alto
Lo scorso venerdì pomeriggio, presso la Sala Volta della Fiera di Bergamo, in occasione della due giorni dedicata all’installatore elettrico, ha avuto luogo un Convegno, organizzato dall’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Bergamo, sulla Prevenzione delle cadute dall’alto. I casi d’infortunio da caduta dall’alto interessano, in particolar modo, le piccole imprese che occupano da 1 fino ad un massimo di 30 lavoratori (52,2% dei casi), ma sono coinvolti anche i lavoratori autonomi (15,7% dei casi).
Misure per contrastare gli infortuni
Per affrontare la problematica ATS Bergamo, attraverso la Struttura Complessa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di lavoro (PSAL), sta attivando un Piano Mirato di Prevenzione delle cadute dall’alto, rivolto a diversi settori produttivi. ATS ha recentemente avviato anche la Campagna di Comunicazione e sensibilizzazione multicanale #NonCiCasco, con il coinvolgimento delle principali associazioni datoriali e organizzazioni dei lavoratori, organismi paritetici, Enti Locali ed Istituzioni.
Le “check-list” per la Prevenzione delle cadute dall’alto
Durante il Seminario, ATS Bergamo ha presentato agli operatori anche le “check-list” per la Prevenzione delle cadute dall’alto e i futuri sviluppi del Piano Mirato di Prevenzione, che prevede di coinvolgere un campione di aziende selezionate tra quelle nelle quali si sono verificarti infortuni per cadute dall’alto. Il Piano mirato si sviluppa in fasi successive, la prima delle quali comprende attività di assistenza alle aziende selezionate, consistente nella messa a disposizione di strumenti di autovalutazione e promozione al loro utilizzo, con il coinvolgimento delle associazioni datoriali e sindacali. Seguirà una fase di vigilanza vera e propria da parte di ATS Bergamo e, alla fine del progetto, verranno divulgati i risultati complessivi.
Le dichiarazioni
“La presenza in fiera degli installatori elettrici rappresenta un’importante occasione per dare avvio, con il Seminario odierno, al Piano Mirato di Prevenzione – evidenzia Nicoletta Castelli, Direttore Sanitario di ATS Bergamo – in quanto abbiamo l’opportunità di parlare direttamente ad una categoria di lavoratori esposta anche al rischio di cadute dall’alto”.
“Gli installatori elettrici (elettricisti) – spiega Giuseppina Zottola, Direttore SC PSAL – nello svolgimento delle proprie attività sono esposti a diversi fattori di rischio, tra cui la caduta dall’alto, poiché possono trovarsi nella necessità di operare in quota. Alcuni infortuni occorsi di recente hanno coinvolto proprio questa categoria di lavoratori, pertanto – prosegue – riteniamo opportuno mettere a disposizione delle imprese utili strumenti di supporto. Si tratta di schede di autovalutazione, centrate proprio sulle cadute dall’alto, che hanno lo scopo di guidare il datore di lavoro nell’iter corretto da percorrere nella fase di pianificazione e durante l’esecuzione di lavori che espongono al rischio di caduta dall’alto i propri lavoratori” – conclude Giuseppina Zottola.