Attivato nell’unità di Radioterapia del “Papa Giovanni XXIII” un nuovo acceleratore lineare di ultima generazione.
Bergamo, 8 luglio 2024 – Un nuovo acceleratore lineare di ultima generazione “Truebeam HD” è stato attivato nell’unità di Radioterapia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. L’apparecchiatura, entrata in funzione lo scorso 17 giugno ed acquistata nell’ambito dell’attuazione della missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), va ad affiancare l’acceleratore “gemello” già installato a ottobre 2020, grazie a un finanziamento di Regione Lombardia.
L’apparecchiatura “LINAC Truebeam HD”
Si aggiorna, così, la dotazione tecnologica della Radioterapia, che può contare, ora, su un parco macchine di 3 LINAC per trattamenti a fasci esterni (EBRT), di cui due LINAC Truebeam HD e un LINAC Trilogy, e di un LINAC mobile per la Radioterapia Intraoperatoria (IORT), collocato in una sala chirurgica. Il LINAC Truebeam HD rappresenta un’eccellenza nel campo della radioterapia, offrendo ai pazienti trattamenti ad alta precisione e con un minor impatto sulla qualità di vita. Grazie alla tecnologia d’avanguardia, il Truebeam HD eroga la giusta dose di radiazioni ionizzanti direttamente sul tumore, minimizzando l’esposizione dei tessuti sani circostanti. Questo comporta un minor disagio per il paziente, con una riduzione del numero di sedute e degli accessi in ospedale. La rapidità dei trattamenti con il Truebeam HD permette ai radioterapisti di ottimizzare i tempi delle agende, concentrando i trattamenti in poche sedute o, in alcuni casi, in un’unica seduta. Inoltre, il Truebeam HD consente di estendere l’utilizzo della radioterapia stereotassica, una tecnica radioterapica altamente precisa che consente di trattare tumori di piccole dimensioni o localizzati in zone delicate, come il cervello.
Le dichiarazioni
“L’attivazione del nuovo acceleratore lineare Truebeam HD – ha dichiarato Maurizio Portaluri (in foto), Direttore della Radioterapia – rappresenta un traguardo importante per la Radioterapia del Papa Giovanni XXIII. Ringrazio tutti i professionisti della radioterapia, della fisica sanitaria e delle direzioni sanitarie e amministrative, l’ingegneria clinica e l’ufficio tecnico del Papa Giovanni XXIII. Grazie al loro impegno congiunto – ha proseguito – si è ridotto al minimo il disagio per i pazienti in questi mesi di lavori necessari per l’installazione della nuova macchina. Con le tre apparecchiature pienamente operative, l’offerta di radioterapia ai malati che si affidano alle cure multidisciplinari delle diverse équipe oncoematologiche si arricchisce di un’altra tecnologia di alta precisione. Anche i tempi di risposta alla crescente domanda di radioterapia – aggiunge Portaluri – potranno ulteriormente accorciarsi.”
“Il Papa Giovanni XXIII è un centro di riferimento regionale per la cura dei tumori – ha spiegato Francesco Locati (in foto), Direttore Generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII – con numeri che testimoniano la sua importanza: nel 2023 circa 1800 nuovi casi sono stati sottoposti a una prima valutazione radioterapica, e di questi più di 1300 sono stati poi presi in carico per un ciclo di trattamento. L’investimento in questa nuova apparecchiatura – ha continuato – consentirà di aumentare la capacità di trattamento, di ridurre i tempi di attesa per i pazienti e di offrire loro terapie ancora più personalizzate e mirate. La tecnologia rappresenta sempre più un elemento fondamentale anche in campo sanitario: per questo siamo determinati a mantenere la dotazione tecnologica del Papa Giovanni XXIII costantemente all’avanguardia, per garantire ai nostri pazienti le migliori cure possibili,” ha concluso Francesco Locati.