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La Giunta di Bergamo approva l’assestamento di bilancio 2024. Equilibri preservati, adeguamento degli stanziamenti di spesa corrente, nuovi interventi in conto capitale.

Bergamo, 19 luglio 2024 – La crisi del periodo Covid degli anni 2020-2021, i tagli del Governo e l’aumento del tasso di inflazione hanno richiesto un monitoraggio dell’andamento della spesa, da parte di Palazzo Frizzoni, per mantenere i servizi e individuare le risorse necessarie per finanziare nuovi interventi.

Mantenere gli equilibri di bilancio

A questo scopo, la gestione del bilancio dovrà essere attenta e accorta, sia per la parte rimanente dell’esercizio in corso che per le scelte relative al bilancio 2025,  con il continuo confronto tra i diversi settori dell’amministrazione, il servizio finanziario e la disponibilità di tutti a contemperare le richieste inerenti ai servizi e la realizzazione degli obiettivi di mandato con la necessità di mantenere gli equilibri di bilancio.

Aumentano le entrate 

Venendo alle entrate di parte corrente, si registra una situazione positiva, con una previsione di incremento di 1,4 milioni, dovuto in particolare ad un aumento delle entrate di natura tributaria (addizionale Irpef per 1,1 milioni) e di natura extratributaria (dovute soprattutto all’incremento dei dividendi delle società partecipate per 700 mila euro e delle rette asili nido per 300 mila euro).

Diminuiscono i trasferimenti

I trasferimenti diminuiscono perché diminuisce quello relativo ai minori stranieri non accompagnati (MSNA) per 1,4 milioni, stante il calo degli arrivi e della relativa spesa.

Diminuiscono le spese correnti

Per quanto riguarda il quadro delle spese correnti, per l’annualità 2024 le dotazioni di servizio calano di 700 mila euro per effetto della drastica riduzione della spesa per MSNA (-1,2 milioni) e della spesa per ricovero anziani ed adulti (- 400 mila) che viene compensata con l’utilizzo di un apposito fondo a suo tempo costituito e riportato nell’avanzo vincolato.

Spese di asili nido in crescita

Tra le spese in crescita, quella più significativa (+300 mila) riguarda gli asili nido. Crescono le altre spese (non dotazioni di servizio) per 1,888 milioni: tra queste, il contributo alla spending review e la crescita del costo del personale per adeguamenti contrattuali e nuove assunzioni. A questo incremento si fa fronte grazie con la riduzione della spesa per dotazioni di servizio e con le risorse costituite dall’incremento delle entrate.

Quota di spese in crescita

L’equilibrio di parte corrente è garantito mediante l’applicazione di una quota di oneri di urbanizzazione (4,75 milioni importo invariato alle previsioni del bilancio iniziale), mentre l’ulteriore quota di spese in crescita viene finanziata con le risorse in più in entrata e con la quota di avanzo vincolato e libero applicato.

La spending review informatica

Le annualità di bilancio 2024-2028 sono interessate da rilevanti contributi alla finanza pubblica richiesti agli enti territoriali. Il primo tra questi è la spending review informatica, nella misura di 225.000 euro (taglio già previsto in bilancio e dunque oggetto di variazione solo rispetto alle modalità tecniche di contabilizzazione). Un secondo è la spending review legge di bilancio 2024, nella misura di 665.568 euro (come da comunicato sul sito del ministero dell’interno) che era stata già prevista nella misura di 520.000,00.

Il patto di stabilità

La preoccupazione riguarda, ovviamente, anche gli anni a venire (i tagli arrivano fino al 2028), considerato che siamo in una nuova fase in cui – dopo anni di erogazione di risorse – agli enti locali vengono richiesti sacrifici e contributi al bilancio dello Stato. I timori riguardano il patto di stabilità in arrivo e le sue conseguenze che al momento non sono ancora note.

Spese in conto capitale,

Per quanto riguarda le spese in conto capitale, inizialmente previste in 238,9 milioni di euro, sono passate, dopo il riaccertamento ordinario dei residui alla data del 31 dicembre 2023 e precedenti variazioni di bilancio, a 248,1 milioni di euro, che corrisponde alla situazione ante assestamento di bilancio. A seguito delle variazioni di bilancio che vengono previste in sede di assestamento, la situazione delle spese in conto capitale si presenta nel valore finale di 248 milioni e 702 mila euro.

La quota per finanziare interventi

Rispetto al conto capitale, è stata messa in atto un’operazione virtuosa: è stato applicato avanzo per 12 milioni (di cui 7 con vincolo di destinazione e 5 libero) per finanziare investimenti, liberando quote di rilevante entità di mutui e prestiti e vendita azioni. Il che determina effetti positivi in tema di alleggerimento del debito, e della relativa quota di restituzione che grava sulla spesa corrente, e di maggiori entrate per dividendi.

Variazione di assestamento generale

Nel complesso della variazione di assestamento generale viene impiegata una quota parte dell’avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2023 per 16 milioni e 302 mila euro, di cui 6 milioni e 442 mila euro da avanzo vincolato, 3 milioni e 620 mila euro da avanzo destinato a investimenti, 32 mila euro da avanzo accantonato e 6 milioni e 208 mila euro da avanzo disponibile.

La dichiarazione

Ringrazio l’assessore Sergio Gandi, il dirigente Corrado Viscardi e tutti i collaboratori che hanno permesso di arrivare alla definizione dell’assestamento di bilancio – dichiara Elena Carnevali (in foto), sindaca di Bergamo – un appuntamento che gli enti locali devono ottemperare in termina di verifica degli equilibri, ma che rappresenta anche l’occasione sia per rendere evidente la situazione di ‘buona salute’ del bilancio del nostro Comune, sia per definire i prossimi importanti obiettivi che potremo condurre al traguardo. Questo bilancio solido e virtuoso evidenzia alcuni aspetti di rilievo. In particolare, nella parte corrente, sono significative le risorse destinate alla spesa per il personale, derivanti dagli incrementi previsti con i rinnovi dei contratti – prosegue –  ma anche dalla possibilità di nuove assunzioni nella Polizia locale e in altri servizi dell’Amministrazione, come gli asili nido. O a quelle che verranno destinate all’incarico di ingegneristica e opere idrauliche necessario alla progettazione di interventi molto attesi come quelli della vasca di laminazione a Longuelo. Dal punto di vista del conto capitale, alle risorse messe in campo dal PNRR e da altri fondi regionali – aggiunge la sindaca – si uniscono anche quelle del Comune che verranno dedicate alla realizzazione di importanti investimenti. Di fronte a questo quadro, evidenziamo una situazione di incertezza di fronte alle scelte di Governo che andranno a gravare sui bilanci degli enti locali. Tre meccanismi preoccupano: la sottrazione di risorse in parte corrente, in particolare quelle per la gestione dei servizi dei nidi realizzati con fondi PNRR; i criteri di definizione del contributo degli enti locali alla spesa pubblica che penalizzano quelli che sono stati più virtuosi nell’ottenimento dei fondi PNRR; il futuro patto di stabilità e la prospettiva di un ritorno a rigide restrizioni,”  conclude Elena Carnevali.

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