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La questura di Bergamo decide di rinviare di due settimane la richiesta di Kiev per il rimpatrio degli orfani di guerra.

Bergamo, 15 agosto 2024 – Sono 57 i bambini orfani di guerra ucraini, dai 6 ai 16 anni, che si trovano in Bergamasca fin dall’invasione del loro Paese da parte dell’esercito russo, per i quali, la questura di Bergamo, ha deciso di congelare, per due settimane, il loro rientro in patria. 

La richiesta dell’Ucraina è avvenuta tramite il suo consolato  in Italia, ma quest’ultimo si è visto schierare contro  tale decisione non poche agenzie internazionali per la tutela dei minori: Unhcr e Unicef, nonché i tutori degli orfani, che a suo tempo avevano fatto richiesta di protezione internazionale.

I minori ucraini, provenienti da alcuni orfanotrofi di Berdyansk, città sul Mar Nero, erano fuggiti per non cadere nelle mani dell’esercito russo che stava avanzando. 

Quindi, in seguito alla decisione della questura orobica, la partenza dei ragazzi è  stata procrastinata a data da destinarsi e, per ora, rimangono nelle suddette strutture di accoglienza di Rota Imagna, Pontida e Bedulita, soprattutto perché parecchi di loro stanno usufruendo di cure  per gravi patologie, somministrate loro negli ospedali di Bergamo.  

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