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Il Parco della scultura della Provincia di Bergamo ha un nuovo volto: presentato stamattina  il risultato della prima fase degli interventi di conservazione e riordino delle opere.

Bergamo, 28 settembre 2024 –  L’obiettivo dell’intervento è conservare, qualificare e diffondere una parte significativa del patrimonio artistico di via Tasso.  Il Parco della scultura è l’ampia area verde abitata da sculture di artisti del territorio la cui costituzione è stata pensata e avviata dall’Ente nel 2001- 2002 per proseguire negli anni seguenti. 

Opere di scultori bergamaschi

Il aperto  è  aperto al pubblico ed espande il grande cortile del Palazzo della Provincia congiungendo via Torquato Tasso con via Camozzi attraverso un percorso di sculture di particolare rilievo e significato (nel Parco opere di Stefano Locatelli, Giacomo Manzù, Alberto Meli, Franco Normanni, Ugo Riva, Edoardo Villa). 

Consistenza dei trattamenti

Le opere sono esposte, da molti anni, agli agenti atmosferici e inquinanti, per questo i restauratori Franco Blumer e Anna Rizzi  si sono occupati della manutenzione conservativa delle sculture eseguendo una accurata pulitura che è consistita nell’eliminazione di tutti gli agenti corrosivi e successivi trattamenti cromatici integrativi con prodotti anticorrosivi per le leghe di rame e per il ferro atte alla protezione dagli agenti atmosferici.

Il nuovo sistema didascalico

Un nuovo sistema didascalico fisso è stato progettato e messo in atto dall’architetta Valentina Nani, che raccoglie le informazioni di base sulle sculture e brevi schede di presentazione. La scelta che ha guidato la progettazione  e realizzazione è stata di attenzione all’accessibilità delle informazioni grazie alla semplificazione dei dati, all’utilizzo di specifici colori e all’appoggio su sistemi digitali. 

Sistemi digitali per la lettura e ascolto delle informazioni

Un sistema bilingue (italiano e inglese) a QR-code permette di accedere alle informazioni attraverso sistemi digitali per la lettura e ascolto delle informazioni. Immagini ambientali delle sculture, utilizzate a corredo, sono state realizzate da Mario Albergati, fotografo sensibile agli spazi aperti e alla relazione di empatia e corrispondenza  tra arte e natura. 

Sisrema riordino dei dati

E’ stato, inoltre, avviato un riordino complessivo di dati, documenti e riferimenti con l’obiettivo di consolidare la ricerca  – presente e futura – sulle opere di un gruppo di artisti bergamaschi che hanno abitato la storia del XX secolo. 

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