L’inaugurazione dell’anno accademico 2024/’25, dell’Università degli studi di Bergamo, si è aperta nel segno della cooperazione e dello sviluppo sostenibile.
Bergamo, 6 novembre 2024 – Ha aperto la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2024/’25 dell’Università degli studi di Bergamo, il Rettore, Sergio Cavalieri. (in foto), con il saluto ai presenti e con le seguenti parole: “L’Università non è solo un luogo di formazione e ricerca, ma una forza attiva che crea valore pubblico, favorisce il dialogo tra cultura, innovazione e sostenibilità e guarda oltre i confini. Oggi più che mai, investire nelle persone e nelle comunità è un imperativo”.
UniBg come motore di sviluppo
La cerimonia si è tenuta questa mattina nell’aula magna della sede universitaria di S. Agostino, in Città Alta. Il Rettore ha, poi, definito l’Ateneo orobico un “motore di sviluppo” sottolineando l’impegno strategico per il benessere e la crescita della comunità.
Ospiti d’onore alla cerimonia di inaugurazione
Ospite d’onore della cerimonia Matteo Bugamelli, membro del Consiglio di Amministrazione della Banca Mondiale, che nella sua lectio magistralis ha condiviso una visione del ruolo del World Bank Group in un contesto geopolitico di frammentazione, evidenziando l’importanza della cooperazione multilaterale e dell’impegno territoriale per affrontare le sfide globali. La sua relazione ha offerto spunti preziosi sul contributo delle istituzioni internazionali verso uno sviluppo sostenibile e inclusivo: “Con 120 miliardi di dollari di finanziamenti annui – ha spiegato Bugamelli – la Banca Mondiale è la principale banca multilaterale di sviluppo. Con l’obiettivo di combattere la povertà estrema e ridurre le disuguaglianze, preservando la vivibilità del pianeta, sta rivedendo le proprie strategie di azione nella direzione di attrarre più capitali privati nei progetti di sviluppo sostenibile e di offrire una piattaforma di conoscenza che integri i livelli globale, nazionale e locale tra i paesi del mondo;” Alberto Brugnoli, titolare della Cattedra UNESCO su “Diritti umani, cooperazione internazionale e sviluppo sostenibile”, ha aggiunto ulteriore significato alla cerimonia, illustrando le prospettive di ricerca, formazione e coinvolgimento degli attori, pubblici e privati, alle diverse scale di azione e formazione che l’Università sta sviluppando per rafforzare il suo impatto territoriale e il suo impegno per la sostenibilità.
I traguardi raggiunti dal Rettore Cavalieri
Il Rettore Cavalieri, nella sua prolusione, ha ripercorso i traguardi raggiunti nei primi tre anni di mandato: dal Centre for Healthy Longevity al nuovo Dottorato in “Landscape Studies for Global and Local Challenges” fino al progetto del Polo Penitenziario Universitario, al programma intergenerazionale REINT 2565, a PRO-BEN per il benessere psicologico degli studenti e alle iniziative interdisciplinari sull’Intelligenza Artificiale. Ogni progetto è un tassello verso la creazione di una università aperta e inclusiva, che si pone come ponte tra didattica e ricerca e la società civile. L’adesione dell’Università alla BAUHAUS4EU University Alliance, rete europea per la promozione di una trasformazione sostenibile e inclusiva, è un segnale forte dell’impegno di Bergamo verso un’educazione di respiro internazionale. E con l’annuncio del bilancio di sostenibilità previsto per il 2025, l’Università si prepara a consolidare il suo ruolo come protagonista di un cambiamento positivo, inclusivo e sostenibile.
Altre personalità presenti all’inaugurazione
All’inaugurazione erano presenti le massime autorità civili della città, tra cui la Sindaca di Bergamo, Elena Carnevali; l’Assessore all’Università, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia, Alessandro Fermi; il Vicepresidente della Provincia di Bergamo, Umberto Valois. Inoltre personalità accademiche: oltre 15 Rettrici e Rettori da tutta Italia. In chiusura della cerimonia, sono stati proclamati professori Onorari ed Emerito i proff. Roberto Pertici e Giancarlo Maccarini (Onorari); Giuseppe Bertagna (Emerito).
Le dichiarazioni
“L’Università non è solo un’eccellenza accademica – ha commentato Elena Carnevali (in foto), Sindaca di Bergamo – ma anche una risorsa essenziale per la nostra comunità. Essa genera conoscenza, crea opportunità di sviluppo, sostiene la crescita culturale e sociale di Bergamo, rilancia la formazione in un mondo in continuo cambiamento. Viviamo una fase in cui il nostro contesto locale si trova ad affrontare sfide trasformative: dal rinnovamento degli spazi urbani con l’avvio all’iter di recupero delle ex caserme Montelungo e Colleoni, alla promozione della collaborazione con aziende e Centri di Ricerca nel parco tecnologico del Kilometro Rosso, fino all’urgenza del cambiamento climatico. Su questi temi – continua la Sindaca – città e Università sono unite, oltre che nell’impegno del Climate City Contract, in un’alleanza che richiede un dialogo continuo, fatto di idee, ricerche e progettazione condivisa. Da parte dell’Amministrazione comunale ci sarà sempre il sostegno alle strategie di valorizzazione, internazionalizzazione e innovazione della ‘nostra’ Università.”
“È davvero con grande piacere che ho preso parte, oggi, all’apertura dell’Anno Accademico dell’Università degli studi di Bergamo – ha dichiarato Alessandro Fermi (in foto), Assessore all’Università, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia -. Come ho ribadito spesso durante questo ultimo anno – ha proseguito – sono un forte sostenitore della ‘Lombardia dei territori’ e questo Ateneo ne è un esempio concreto e virtuoso, visto che è stato capace di mettere sempre in evidenza un profondo legame con tutta la provincia di Bergamo e di investire in maniera decisa sul territorio, cogliendo le peculiarità e restituendo opportunità ai tanti ragazzi che frequentano i corsi di laurea.”
“È un onore portare i saluti miei e del Presidente della Provincia di Bergamo, Gandolfi, a questo evento – ha detto Umberto Valois (in foto), Vicepresidente della Provincia di Bergamo – in quanto, rappresentare la Provincia in questa giornata mi riempie di orgoglio. L’apertura dell’Anno Accademico rappresenta per tanti ragazzi un nuovo inizio, un’esperienza nuova, mentre per altri è la continuazione di un percorso già avviato. Che sia per tutti un’occasione da interpretare con determinazione e positività – ha continuato Valois – in modo tale che il processo di conoscenza e ogni risultato ottenuto possano essere un piccolo tassello nella composizione del mosaico della propria vita e del proprio futuro prospero, che tutti noi auguriamo e desideriamo e per cui lavoriamo senza sosta.”