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Il Comune di Bergamo sporge denuncia-querela per falsa testimonianza contro Antonio Porto (Segretario generale nazionale dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia – OSA Polizia -), in occasione di un’audizione della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria COVID-19.

Bergamo, 17 gennaio 2025 – Il Comune di Bergamo ha sporto denuncia-querela contro Antonio Porto, Segretario generale nazionale dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia (OSA Polizia), per falsa testimonianza resa davanti alla Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria COVID-19.

Motivazione della denuncia-querela

La denuncia – deliberata dalla Giunta Comunale e inviata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Roma, in data odierna, – si riferisce a dichiarazioni rilasciate da Porto il 19 novembre 2024 nella Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria COVID-19, in cui avrebbe falsamente affermato che, durante l’emergenza sanitaria del marzo 2020, i camion militari che trasportavano le bare da Bergamo avrebbero trasportato solo una bara per mezzo, al fine di creare un’immagine di forte drammaticità.

La contestazione dell’Assessore Angeloni

L’assessore Giacomo Angeloni, delegato dalla Giunta, contesta questa versione dei fatti, fornendo prove documentali e fotografiche che dimostrano il trasporto di un numero significativamente maggiore di bare per camion. Queste prove includono decreti di autorizzazione al trasporto, documentazione fotografica e testimonianze di altri funzionari comunali presenti.

Breve cenno sui fatti accaduti il 18 marzo del 2020

Il 18 marzo 2020 partirono, infatti, dal cimitero di Bergamo 8 camion militari con 73 defunti, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con 8 defunti. La foto e il video scattati in quel giorno da un balcone di via Borgo Palazzo da uno steward di Ryanair fecero il giro del mondo.

Le false dichiarazioni di Porto

Le dichiarazioni rese da Antonio Porto in data 19.11.2024, innanzi alla citata Commissione parlamentare di inchiesta, si appalesano false e mendaci e tese tra l’altro a sostenere, altrettanto falsamente, che le operazioni di trasporto a mezzo dei camion militari sarebbero servite per indurre la popolazione a prestarsi alla inoculazione del vaccino contro il Covid-19, oltre che per soggiogare la popolazione al lockdown” si legge in un passaggio della denuncia-querela.

La dichiarazione di Angeloni

Questa vicenda riporta alla luce il dolore di Bergamo in quei giorni drammatici – commenta Giacomo Angeloni (in foto), Assessore ai Servizi Cimiteriali – e non rispetta la dignità delle vittime oltre che l’operato delle istituzioni che in una emergenza inimmaginabile hanno fatto fronte e a cui va il nostro ringraziamento. Ero presente personalmente quella sera del 18 marzo 2020 – prosegue l’assessore come in tutte le altre occasioni di trasferimento di defunti dal cimitero ad altri forni crematori. La scelta del trasferimento delle salme si era resa necessaria in quanto il nostro forno crematorio poteva gestire le cremazioni di 27 feretri nell’arco delle 24 ore – aggiunge – e il numero di morti era 4 volte superiore alla media. In ogni occasione in cui è stata negata la verità, il Comune di Bergamo ha scelto di rivolgersi alla magistratura,” conclude Giacomo Angeloni.

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