La GdF di Genova con la “Operazione rien ne va plus” sequestra un’intera collezione di auto di lusso e d’epoca a un evasore totale e ai suoi otto compari prestanome che formavano un gruppo criminale transnazionale.
Genova, 17 luglio 2018 – I militari del I Gruppo del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, hanno sequestrato 20 autovetture, facenti parte di una prestigiosa collezione di auto d’epoca e di gran lusso, tutte riconducibili ad un soggetto privato genovese – non imprenditore, esercente abitualmente il commercio di auto di lusso e storiche – avente oltre un milione di euro di debiti con il fisco.
Proprio per tale esposizione con l’erario, questi si era spogliato di tutti i beni a lui intestati, attribuendoli fittiziamente ai parenti della propria compagna, tutti sprovvisti di reddito, e ad altri soggetti compiacenti, tra i quali due italiani – un torinese ed un lodigiano – oggi residenti a Montecarlo, anche attraverso re-immatricolazioni nel Principato di Monaco.
L’operazione è nata a seguito dell’apertura di una verifica fiscale lo scorso maggio nei confronti del principale indagato, selezionato attraverso un esame degli indici di rischio. L’analisi forense condotta sullo smartphone dell’indagato ha portato alla luce numerosi documenti, attestanti l’interposizione fittizia di ben otto prestanome per le auto poi sottoposte a sequestro. Per tale ragione, è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Genova l’esistenza di un gruppo criminale transnazionale, finalizzato alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, che opera in più Stati. Successivamente all’apertura della verifica, il titolare effettivo di tutta la collezione si stava adoperando per procedere alla vendita all’asta in due blasonati eventi internazionali (il “classic & sport cars” di Montecarlo ed il prestigioso “Goodwood festival of speed” nel Regno Unito, nei giorni dal 12 al 15 luglio) di otto tra le autovetture della sua collezione, tra cui tre Ferrari, una Corvette di altissimo valore collezionistico e una Lamborghini Murcielago, esemplare nr. 26 delle 185 complessivamente prodotte, che aveva lasciato l’Italia lo scorso 4 luglio alla volta dei salotti britannici.
In tale contesto, il soggetto torinese-monegasco, “titolare” fittizio di alcune Ferrari, vantava anche un ruolo primario nella casa d’asta genovese che stava curando la vendita a Montecarlo di alcune delle auto in parola.
Vista l’imminente vendita all’incanto, su richiesta degli investigatori, il Procuratore della Repubblica di Genova, Giancarlo Vona ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, con procedura d’urgenza, che è stato immediatamente eseguito dai militari delle fiamme gialle di Genova, i quali sono riusciti a recuperare – in un’operazione durata una settimana – le autovetture in Italia e all’estero e hanno bloccato – grazie all’utilizzo dei canali di cooperazione internazionale attivati dal Comando Generale della GdF la vendita all’asta nel Regno Unito e nel Principato di Monaco.