Lo spettacolo del gruppo artistico “Antiche Contrade” avrà luogo presso il Salone Principale di Palazzo Creberg, il prossimo venerdì 12 ottobre, alle ore 18.
Bergamo, 11 ottobre 2018 – In occasione della mostra dedicata ad Aligi Sassu, la Fondazione Creberg invita allo spettacolo del gruppo artistico “Antiche Contrade” che si terrà venerdì 12 ottobre alle ore 18, presso il Salone Principale di Palazzo Creberg.
La compagnia “Antiche Contrade” rilegge il capolavoro di Omero presentandolo con una nuova ed originale veste di parole, danza e musica, con la regia di Fulvio Manzoni.
Cosa tratta
Amore. Amicizia. Umanità. Tutto sarà negato al giovane guerriero destinato a diventare il sommo sacerdote della “bella guerra”. Dal primordiale scontro di civiltà tra Oriente e Occidente si leva alto lo struggente inno alla vita del pelìde Achille. Un invito a cercare un’altra bellezza, serena e pura. Un invito alla pace. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
«A Palazzo Creberg – spiega Angelo Piazzoli, segretario generale di Fondazione Creberg – presentiamo un altro straordinario spettacolo in collaborazione con Antiche Contrade, dedicato questa volta al poema omerico dell’Iliade con una scenografia di eccezione: le Battaglie di Aligi Sassu. Al centro della narrazione – prosegue – il personaggio di Achille, rivisitato in modo sorprendente. Un’altra nostra sfida ambiziosa e, all’apparenza insuperabile, accettata da Fulvio Manzoni, Bruno Pizzi e dal gruppo artistico Antiche Contrade all’insegna del #maivistoinbanca».
Per informazioni: www.fondazionecreberg.it
Fondazione Creberg è online su Facebook con la pagina “Fondazione Credito Bergamasco”
L’opera
Il monumentale dipinto Battaglia di tre cavalieri del 1975-1991 è una replica dell’omonima Battaglia di tre cavalieri realizzata nel 1941 e che l’autore immaginava distrutta in Ungheria durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Un’opera, questa, che nello stesso anno venne rifiutata, per ragioni politiche, al III Premio Bergamo. Un dipinto molto prezioso per il pittore, tanto da indurlo a realizzare una replica. Il ritrovamento fortuito nel 2015 a Budapest del dipinto originale e l’eccezionale concessione del prestito da parte del collezionista ungherese che attualmente lo possiede, fornisce l’occasione di far rientrare temporaneamente in Italia una pietra miliare del percorso artistico di Aligi Sassu e di approfondire le vicende legate al Premio Bergamo.