Con uno smartphone inserito in una“cardboard”, la “magica” scatoletta di cartone che permette la visione stereoscopica della realtà virtuale, i visitatori hanno passeggiato per i sentieri delle Orobie assaporandone la bellezza a 360 gradi.
E’ l’implementazione del progetto “Orobie Google Trek”, presentato lo scorso febbraio in via Tasso: grazie all’idea della Provincia di Bergamo – Turismo, alla collaborazione di Google Italia e all’impegno dei volontari del Cai bergamasco, i percorsi che da fondovalle portano a 17 rifugi sono stati mappati dallo speciale zaino “Google trekker” e resi fruibili su Google Street View. Oggi questa esperienza virtuale diventa ancora più affascinante ed è stata sperimentata in anteprima durante la Fiera Alta Quota, che si è svolta la settimana scorsa, nella postazione di Visit Bergamo all’interno della stand di Regione Lombardia. I visitatori di Alta Quota hanno potuto visionare un’anteprima di questa tecnologia applicata al turismo montano con postazioni di realtà virtuale da cui sarà possibile percorrere virtualmente le vette delle Orobie bergamasche con visioni degne dei più allenati mountaineers. Gli uffici del Turismo della Provincia di Bergamo, nell’ambito del loro ruolo di coordinamento e sviluppo delle azioni di marketing territoriale, hanno promosso negli ultimi mesi la realizzazione di innovativi progetti di mappatura con il Google Trekker, lo zaino tecnologico della casa di Mountain View. L’iniziativa ha permesso di mappare con le speciali telecamere a 360° di Google Trekker View i sentieri che portano dai paesi di fondovalle ai 17 rifugi alpinistici e escursionistici del CAI bergamasco. Le montagne orobiche sono così navigabili passo dopo passo via internet, regalando agli appassionati e turisti di tutto il mondo panorami mozzafiato e scorci indimenticabili. La fruizione di questa tecnologia è davvero semplice: basta scaricare un’applicazione e inserire un normale smartphone nella “cardboard”. Sarà quindi possibile sfruttare il dispositivo per assecondare i movimenti del capo, in maniera automatica e del tutto naturale, dando così il via alla simulazione dell’ambiente. “Sono particolarmente lieto di poter presentare i nuovi sviluppi di questo ambizioso progetto di mappatura dei sentieri che ci vede collaborare con CAI, Google e Regione Lombardia – ha affermato il presidente della Provincia Matteo Rossi – la Provincia di Bergamo, grazie al determinante supporto dei volontari dell’Unione Bergamasca Sezioni Cai, ha dimostrato di saper cogliere la sfida dell’innovazione con la mappatura di porzioni sempre più significative del territorio montano. La tecnologia di cui oggi disponiamo – ha continua Rossi – permette ai turisti di tutto il mondo di vivere in anteprima esperienze e sensazioni che potranno poi sperimentare direttamente sui meravigliosi sentieri delle nostre Orobie.” “L’iniziativa, ideata e realizzata dalla Provincia di Bergamo – ha aggiunge Luigi Trigona, Presidente di Turismo Bergamo – vede la collaborazione di un partner importante come Google e apre al mondo le nostre montagne. E’ un progetto che si inserisce nella politica di promozione del territorio che integra carta stampata e il web – ha proseguito Trigona – con il portale Visitbergamo e le iniziative esperienziali che il territorio propone. E’ una promozione all’avanguardia che incanta, stimola la curiosità e fa nascere il desiderio di vivere “dal vivo” l’emozione provata. E’ un modo nuovo di fare promozione di un territorio che porterà molti vantaggi”, conclude. “Grazie alle sinergie tra Istituzioni e associazioni, dalla Provincia ai Comuni di montagna e il CAI Bergamasco – ha spiegato Paolo Valoti, Presidente Unione bergamasca CAI – è stato possibile realizzare questo progetto all’avanguardia per la comunicazione e valorizzazione mondiale dei sentieri e rifugi del Orobie Bergamasche, anche come patrimonio culturale e bene comune di tutta la comunità bergamasca . Il volontariato qualificato delle Sezioni e Sottosezioni bergamasche del Club Alpino Italiano – ha continuato Valoti – conferma ancora una volta il coraggio e la volontà di intuire e realizzare insieme una grande impresa per favorire il territorio e le genti di montagna. Attraverso le più moderne tecnologie messe a disposizione dal partner internazionale di Google – conclude Valoti – sarà possibile mostrare a tutto il mondo le bellezze e la grandiosità delle Orobie e poi attirare gli appassionati, sportivi e turisti per vivere emozioni ed esperienze indelebili nella nostra terra bergamasca.” Il progetto in questione ha visto impegnati: più di 40 volontari, inoltre più di 1.000 chilometri mappati, 17 rifugi, 33 percorsi e 250 giorni lavorativi impiegati.