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E’ il risultato del progetto “CashCity” per lo sviluppo dei pagamenti con carte elettroniche, promosso dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII, in collaborazione con Banca Popolare di Sondrio e NEXI, società leader nei sistemi e servizi di pagamento.

Bergamo, 27 dicembre 2018 – In tre anni, all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, il 75% dei pagamenti è diventato elettronico grazie agli oltre 100 POS attivati, per un totale di ticket incassati in forma sicura e rintracciabile pari a 14 milioni di Euro all’anno; si registrata così un aumento progressivo dei pagamenti elettronici, che sono passati dal 50% del 2016 al 75% del 2018, per un totale di ticket riscossi con bancomat e carte di credito.

Quelli succitati sono i risultati del progetto “CashCity” per lo sviluppo dei pagamenti con carte elettroniche, promosso dal nosocomio bergamasco, in collaborazione con Banca Popolare di Sondrio, banca tesoriera dell’Ospedale di Bergamo, e NEXI, società leader nei sistemi e servizi di pagamento. «Nella pubblica amministrazione – sottolinea Carlo Nicora, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII – di solito ci si limita ad accettare pagamenti in contanti o con bollettini postali e bonifico, con tempi di incasso lunghi e difficoltà nella verifica di quanto incassato. Il Papa Giovanni XXIII rappresenta invece una realtà di assoluta avanguardia in Italia – prosegue Nicora – con una quantità di transazioni elettroniche decisamente più elevata delle medie di settore». Anche Roberta Trapletti, direttore dell’Unità Gestione amministrativa dei presidi del Papa Giovanni XXIII è dello stesso parere: «Pagare il ticket con le carte elettroniche consente la massima tracciabilità del pagamento in tutti i suoi passaggi – spiega – facilita la rendicontazione, velocizza le ricerche in caso di controversie e contenziosi e rispetta le più recenti normative antiriciclaggio ed anticorruzione. La riduzione del contante inoltre aumenta la sicurezza per gli operatori di front-office – prosegue – riduce i tempi e i costi di lavorazione delle pratiche ed elimina il problema di ammanchi di denaro e banconote false. E’ quindi tutto il sistema della sanità pubblica a guadagnarci, a vantaggio anche dei singoli cittadini che usufruiscono dei servizi».

Nei mesi di ottobre e novembre scorsi, tre CUP di torre dell’ospedale hanno eliminato completamente il contante e, vista anche la buona risposta degli utenti, nei prossimi mesi il progetto verrà esteso anche ai restanti quattro CUP di torre, per un totale di oltre 100 POS attivati.

Sarà, comunque, garantito un minimo di sportelli dedicati al contante, oltre alle casse automatiche denominate Punti Amaranto, che si trovano in Pronto Soccorso, in Hospital street, tra le torri 5 e 6, e tra le torri 1 e 2.

«Negli ultimi due anni – spiega Manrico Antozzi, responsabile dello sportello di tesoreria di Banca Popolare di Sondrio all’interno dell’ospedale –in stretta collaborazione con il Papa Giovanni XXIII, abbiamo sviluppato anche la comunicazione con campagne mirate e testato nuove tecnologie, quali i pos multitermid che consentono di ridurre il numero delle macchine e risparmiare costi. E’ in continuo sviluppo inoltre il portale informatico Nexi Business – aggiunge Antozzi – per un’attività di rendicontazione e controllo dell’attività di pagamento elettronico sempre più dettagliata e rapida».

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