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I Carabinieri di Aosta nella tarda serata di ieri, al termine di una articolata attività operativa, hanno tratto in arresto per i reati di truffa aggravata in concorso a danno di anziani e furto aggravato un 48enne e un 28enne.

Aosta, 7 febbraio 2019 – I carabinieri del Nucleo Operativo di Aosta, nella tarda serata di ieri, notavano un’autovettura, alla cui guida si trovava una donna, che procedeva con andatura sospetta nel centro urbano.

Gli occupanti del mezzo sembravano noti ai militaridell’Arma, ovvero simili agli autori di una truffa perpetrata lo scorso mese di gennaio nel capoluogo.
Per tale ragione decidevano di monitorare il mezzo fino a quando il medesimo si immetteva in via Volontari del Sangue, dove si fermava.

Dal veicolo scendeva un passeggero, e subito dopo l’auto proseguiva per alcuni metri fino a raggiungere il vicino parcheggio. Intanto lo sconosciuto si dirigeva, con fare sospetto, verso gli attigui condomini accedendo in uno di questi per poi uscire repentinamente e salire in macchina.
A quel punto i carabinieri decidevano di intervenire effettuando un controllo sull’autovettura, volto a identificare gli occupanti, quando giungeva dalla centrale operativa, collegata con l’auto dei carabinieri, la chiamata via radio di una signora anziana che denunciava di essere stata vittima di una truffa. Pertanto si approfondiva il controllo con una minuziosa perquisizione e si rinvenivano due buste con gioielli e 250 euro.
L’anziana derubata si recava presso gli uffici della caserma Alessi, dove riconosceva i gioielli asportati dalla sua abitazione, e il ragazzo che glieli aveva sottratti raccontando il modus operandi, messo in atto dal ladro, il quale, qualificatosi giudice del Tribunale di Aosta contattava la vittima, vedova 78enne, perché il proprio figlio aveva investito un pedone: per non essere denunciato, l’anziana avrebbe dovuto pagare la somma di 5.000 euro in contanti o somma equivalente in oro, da riporre in una busta con un codice da consegnare a un carabiniere che si sarebbe recato presso il proprio domicilio.
Il Palmieri, questo è il cognome del ladro, che si qualificava quale carabiniere e, alla richiesta dell’anziana di fornirle il tesserino di riconoscimento, le strappava il borsello di mano al cui interno aveva riposto 250 euro e vari monili in oro.
La seconda busta invece conteneva gli oggetti sottratti a una seconda vittima, che aveva subito la medesima truffa nel pomeriggio precedente del 5 febbraio e che aveva richiesto l’intervento di un’altra forza di polizia. Anche la seconda vittima, coetanea di quella precedente, recandosi presso la caserma dei carabinieri, riconosceva sia la refurtiva asportatale contenuta nella seconda busta, sia l’arrestato.
Ulteriori accertamenti messi in atto con il supporto dei militari della Stazione di Aosta permettevano di appurare che i soggetti malavitosi, ripresi da una telecamera di un esercizio commerciale del capoluogo, acquistavano merce con la scheda bancomat asportata, sempre in seguito ad una truffa, a un terzo anziano, abitante nel capoluogo, avvenuta sempre nello scorso mese di gennaio.
La refurtiva rinvenuta è stata riconsegnata alle persone derubate, mentre
gli arrestati sono stati rinchiusi nelle carceri di Brissogne e Vercelli in attesa dell’udienza di convalida.

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