Parco Ovest, si riparte: la Giunta odierna ha infatti approvato la variante per il Piano Urbanistico approvato nel 2007 e rimasto fermo per 12 lunghi anni. Una Variante che il Comune approva proprio per far ripartire l’intervento, la cui deadline per la realizzazione delle opere pubbliche è prevista entro il novembre 2020.
Bergamo, 15 marzo 2019 – La variante approvata dovrà realizzare quello che è destinato a divenire il secondo parco più grande della città, il cosiddetto Parco Ovest: 120mila metri quadrati di verde dalla significativa valenza naturalistica.
L’area in questione era una volta destinata al deposito dei tubi dell’ex Gres, l’industria che trovava sede proprio a poche decine di metri da via San Bernardino e che ora è sede del nuovo Palaghiaccio e della sede ENAIP della città.
La variante prevede una sensibile diminuzione volumetrica, pari all’11%: si conferma così la tendenza dell’Amministrazione a ridurre i piani urbanistici già approvati, come già avvenuto per Redona Centro, ex Cesalpinia e altri ancora. La riduzione si concretizza soprattutto in un abbassamento degli edifici residenziali, che passano da un massimo di 5 piani a un massimo di 3. Sono previste piccole quote di terziario e di commerciale: si tratta soprattutto di eventuali negozi di vicinato, a servizio del quartiere e dell’area.
La variante conferma tutte le opere pubbliche previste dal piano, che devono comunque essere completate entro un anno e mezzo circa: oltre il grande parco, sono previsti una rotatoria in via San Bernardino nell’intersezione con via Corti e soprattutto la passerella ciclopedonale – molto attesa dai cittadini – che collegherà il parco al quartiere di Colognola, nelle vicinanze del supermarket Famila.
Ecco la presentazione della variante al Parco Ovest: