Sabato 30 marzo alle ore 11, nell’Atrio scamozziano della Biblioteca Civica Angelo Mai si inaugura la mostra “E vi fu battaglia in cielo”. Carlo Innocenzo Carloni in San Michele all’Arco, esposizione che nasce con un duplice intento.
Bergamo, 28 marzo 2019 – Sabato 30 marzo verrà presentato al pubblico l’intervento di restauro sul ciclo di affreschi di Carlo Innocenzo Carloni che decora i pennacchi e la cupola della ex chiesa di san Michele all’Arco, realizzato grazie all’impegno dell’Associazione Italia Nostra onlus – Sezione di Bergamo e con il fondamentale contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo. Il secondo, richiamare l’attenzione sulle opportunità di ampliamento degli spazi e dei servizi della Biblioteca Angelo Mai.
“Lo splendido edificio dell’ex chiesa di San Michele all’Arco, giocherà un ruolo strategico nel ripensare gli spazi e le funzioni culturali che si affacciano su Piazza Vecchia” – spiega l’assessore alla cultura Nadia Ghisalberti – “Con l’ampliamento in Casa Suardi degli spazi della Biblioteca Mai, San Michele all’Arco potrà essere restituita alla fruizione pubblica che oggi non è possibile per motivi di sicurezza”.
Officiata sin dal medioevo, la chiesa ha subito diverse trasformazioni e ha assunto le attuali forme tra il 1743 e il 1745 ad opera dell’architetto Giovanni Battista Caniana.
Carlo Innocenzo Carloni realizza gli affreschi della cupola con il ciclo San Michele che caccia gli Angeli ribellie le figure di personaggi biblici nei pennacchi alla metà degli anni Cinquanta del secolo. La chiesa, adiacente e collegata all’edificio di Palazzo Nuovo sede della Biblioteca Mai, è di proprietà della Parrocchia di S. Alessandro Martire in Cattedrale; sconsacrata dal 1955, è dal 1958 utilizzata dalla Biblioteca stessa come deposito librario.
Un primo importante passo per la restituzione alla funzione pubblica dell’edificio è stato compiuto nel febbraio 2018, quando si è completato l’iterper la permuta che assegna alla Curia vescovile la chiesa del Galgario e al Comune la chiesa di San Michele all’Arco.
Un ulteriore tassello è l’intervento conservativo, effettuato nel corso della primavera e dell’estate 2018, sugli affreschi della volta e dei pennacchi, quasi sconosciuti al pubblico, che ora la mostra intende valorizzare portando l’attenzione sul loro esemplare restauro, reso possibile grazie al fattivo impegno e al contributo di molti cittadini, istituzioni, enti e realtà produttive del territorio.
La mostra presenta la metodologia del restauro, le fasi e gli esiti dell’intervento accanto a documenti originali e corredi didattici utili a ricostruire le vicende della progettazione per il rinnovamento dell’edificio e della realizzazione del ciclo pittorico secondo il disegno unitario, promosso nel secondo Settecento, dall’allora parroco don Marco Carminati.
A suggello dell’esposizione e splendido testimone delle scelte pittoriche e della vicenda della ricostruzione settecentesca della chiesa, è il dipinto con S. Giuseppe col Bambino e Santi Adelaide e Antonio da Padova realizzato dallo stesso Carloni, un tempo nell’altare intitolato a Sant’Antonio, e oggi nel presbiterio della Cattedrale, prestato per l’occasione alla Biblioteca. Coeva agli affreschi, la pala ha anche un importante valore documentario poiché raffigura ai piedi dei Santi la pianta dell’edificio appena concluso e nel fondo la facciata della chiesa e lo spigolo del Palazzo Nuovo.
La mostra è liberamente visitabile fino al 31 maggio 2019 durante gli orari di apertura della Biblioteca: dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 17.30; sabato dalle 8.45 alle 13.00.