Mostra alla Sala Manzù dedicata all’artista Gianmaria Pediconi

    548
    0
    SHARE

    Altro

    3 Giugno 2019

    La mostra rimarrà allestita fino al 18 giugno con ingresso gratuito nei seguenti orari: da lunedì a domenica, mattino 11:00-13:00 / pomeriggio 16:30-19:00.

    Bergamo, 23 maggio 2019 – Domani, alle ore 18, nella Sala Manzù della locale  Provincia  verrà inaugurata la nuova mostra dedicata all’artista Gianmaria Pediconi, nella celebrazione dei cento anni dalla nascita.

    La rassegna, organizzata dall’associazione Arte e Cultura A.P.S. di Bergamo, presenta opere che ricoprono un arco di tempo compreso tra il 1950 ed il 1983, anni di proficuo lavoro e di impegno culturale e civile che possiamo leggere attraverso le opere di Pediconi. L’impegno sociale e civile si osserva soprattutto nelle opere di fine anni ’60 e inizio anni settanta, nei bassorilievi dipinti dal titolo “Il Calvario del lavoratore” 1968, “Deposizione del Lavoratore” 1968 e “Natura morta con fabbrica” 1969.

    «Gianmaria Pediconi è stato un artista “a tutto tondo” – spiegano gli organizzatori – e quindi la mostra si articola in sette sezioni: Pittura e grafica, Scultura, Scultura dipinta, Scenografia, Architettura, Fotografia e Giornalismo. Visitando la rassegna lo spettatore sarà attratto dal fascino della materia, del colore e dell’immaginario artistico».

    Ecco la figura di Gianmaria Pediconi
    Pediconi Gianmaria (Giovanni Maria) nasce a Milano il 18/08/1919. Ha compiuto gli studi presso il Liceo Artistico di Brera a Milano e presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Ha svolto attività professionale di architetto, di pittore, scultore e scenografo. Il padre Carlo era ingegnere libero professionista e Gianmaria Pediconi, ha quindi iniziato l’attività professionale presso lo studio del padre a Milano, per poi dedicarsi autonomamente alla professione sia a Milano e provincia, a Lecco, a Clusone ed a Bergamo.
    Oltre che all’architettura, Gianmaria Pediconi si dedica anche alle arti figurative e nel 1955 il critico d’arte Giorgio Kaisserlian lo propone al pubblico milanese con una personale alla Galleria S. Fedele; seguono altre personali (mostre dibattito) a Lecco e Cadenabbia. Partecipa al Premio Suzzara. Membro della “Società Artisti Indipendenti” fondata a Parigi da Anselmo Bucci, partecipa alla mostra di Gruppo presso il Museo delle Scienze e della Tecnica (1956) ed alla Permanente di Milano (1957). Si ricordano successivamente tra le altre personali, Clusone (1960 e 1965), Cantù (1982) e Bergamo (1988). Nel 2005, con il Patrocinio e la collaborazione del Comune di Bergamo, il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Bergamo e dell’Ordine Architetti di Bergamo, Mostra Antologica presso il Teatro Sociale di Bergamo presentata dal critico d’arte Giorgio Seveso; all’inaugurazione, l’introduzione della Mostra è stata dell’allora sindaco Roberto Bruni.
    Per le stagioni teatrali 1957 e 1958, è Scenografo della Compagnia Stabile del Teatro S. Erasmo di Milano firmando le scene di opere dirette dai registi De Bosio – Bolchi – Enriquez – Pavolini.
    Nel 1955 e 1956 allestisce gli stand alla Fiera Campionaria di Milano per le Ditte Porta e I.E.S.A.
    Dal 1961 al 1968 è iscritto all’Albo dei Giornalisti quale Fondatore e Direttore Responsabile dei periodici “Il Baradello” ed “Il Nuovo Baradello”.
    E’ membro effettivo per le Arti delle Accademie: Accademia Richelieu (Parigi) – Accademia Teatina per le Scienze – Accademia Italia per le Arti, le Scienze, le Lettere.
    Sue opere sono pubblicate su: “Artisti Viventi d’Italia”, Ed. Maggiore – Napoli 1956; Artisti della Comunità Europea Ed. Selezioni – Bologna 1985; Vite dei più illustri Pittori e Scultori da Cimabue sino ai giorni nostri Ed. Istituto d’Arte Contemporanea – Milano 1989; Da Cimabue al 900 Ed. Istituto d’Arte Contemporanea – Milano 1989.

    Invito:

    invito(62Mostra

    LASCIA UN COMMENTO