Vette sostenibili: parole e progetti anti-spopolamento.
Il primo appuntamento avrà luogo a Bergamo, il prossimo 20 giugno, con Enrico Camanni, uno tra i più noti intellettuali del mondo della montagna.
Bergamo, 14 giugno 2019 – «Crocevia, Sentieri e Autori che si incontrano» è un ciclo di quattro incontri, che si terranno da giugno a settembre in Lombardia, con altrettanti scrittori legati al mondo della montagna. Si parte da Bergamo il prossimo 20 giugno con Enrico Camanni e, dopo Lecco con Nives Meroi, si approderà a Monza con Irene Borgna e a Morbegno (Sondrio) con Paolo Cognetti. Protagonista la montagna come luogo d’accoglienza. Ad accompagnare i “viaggiatori” Ruggero Meles, scrittore, insegnante e alpinista. Gli incontri a partecipazione libera e gratuita su prenotazione.
Programma
20 giugno – Enrico Camanni – Monastero di Astino – Bergamo (via Astino, 13);
30 agosto – Nives Meroi – Spazio Oto Lab – Lecco (Via Mazzucconi, 12);
16 settembre – Irene Borgna – Monza;
20 settembre – Paolo Cognetti – Auditorium di Sant’Antonio e Santa Chiara – Morbegno (Piazza Sant’Antonio, 1).
Negli ultimi 60 anni la popolazione italiana è cresciuta di circa 12 milioni di persone, ma la montagna ha perso oltre 900 mila abitanti. Tutta la crescita si è divisa tra pianura (8,8 milioni di residenti) e collina (circa 4 milioni). Ma un futuro diverso è possibile, purché si faccia leva sulla sostenibilità.
Quattro tra gli scrittori alpini più apprezzati di sempre, ne discuteranno durante «CROCEVIA, Sentieri e autori che si incontrano», la rassegna itinerante voluta dalla rivista Orobie e realizzata in collaborazione con Regione Lombardia, in programma da giugno a settembre a Bergamo, Monza, Lecco e Morbegno. Quattro appuntamenti con i più noti pensatori della montagna: il 20 giugno con Enrico Camanni al Monastero di Astino a Bergamo (via Astino, 13), il 30 agosto con Nives Meroi allo Spazio Oto Lab a Lecco (Via Mazzucconi, 12), il 16 settembre con Irene Borgna a Monza e il 20 settembre con Paolo Cognetti all’Auditorium di Sant’Antonio e Santa Chiara a Morbegno (Piazza Sant’Antonio, 1).
«Si tratta di eventi di sicuro interesse che permetteranno di valorizzare ancora di più le nostre splendide montagne – sottolinea Lara Magoni (in foto), assessore al Turismo, marketing territoriale e moda della Regione Lombardia –. D’altronde l’obiettivo di Regione Lombardia è incrementare il turismo d’alta quota, esaltando quei punti di forza che possono rendere le località montane attrattive tutto l’anno, dalle attività all’aria aperta alle bellezze paesaggistiche ed ambientali, sino all’enogastronomia e allo sport in libertà, come il cicloturismo e lo sci. A maggior ragione in questo periodo – prosegue – con la candidatura Milano-Cortina per le Olimpiadi invernali del 2026. Spero davvero che questa rassegna possa essere un volano strategico per fare provare ad un pubblico più vasto l’esperienza di vita in montagna, realtà fantastica che merita di diventare maggiormente attrattiva per i visitatori non solo lombardi ma anche internazionali».
Promuovere un turismo responsabile che valorizzi le peculiarità del territorio, tuteli le biodiversità, l’artigianalità e l’ambiente alpino è la vera sfida lanciata dalla manifestazione, moderata da Ruggero Meles (in foto), scrittore, insegnante e alpinista: «Negli anni 50/60 la montagna si è svuotata: da centro vivo e di lavoro è diventata un luogo di turismo di massa. Con questa manifestazione vogliamo far riscoprire la vera montagna e le sue potenzialità, anche in termini economici e occupazionali» – anticipa Meles.
Si inizia giovedì 20 giugno, alle 20.45, nel suggestivo Monastero di Astino, alle porte di Bergamo, con Enrico Camanni, torinese, giornalista collaboratore della rivista Orobie, approdato alla scrittura attraverso l’alpinismo. Ha scalato molte volte le Alpi, aprendo una decina di vie nuove e ripetendo circa 800 itinerari di roccia e ghiaccio. Ad Astino dialogherà mettendo al centro la montagna come luogo di accoglienza, la sua storia, l’arte e le tradizioni, ma soprattutto la sostenibilità.
Investire nella gestione più sostenibile dei luoghi di montagna, significa anzitutto riconoscerne le peculiarità, imparando a comprenderne e accettarne l’essenza. E non c’è modo migliore per farlo se non attraverso la lettura. Gli autori porteranno in profondità un ragionamento spesso affrontato solo in maniera superficiale, indagando quel rapporto sfidante e adrenalinico che lega l’uomo alle alte vette. Una relazione spesso fatta di cammini leggendari, di vie aperte e sentieri battuti, ma anche di tempi difficili ed esperimenti resilienti come racconteranno il 30 agosto Nives Meroi allo Spazio Oto Lab a Lecco (Via Mazzucconi, 12), il 16 settembre a Monza Irene Borgna, un dottorato di ricerca in antropologia alpina, ha fatto della montagna la sua passione e il suo mestiere. Conclude la rassegna e Paolo Cognetti, vincitore nel 2017 del Premio Strega con Le otto montagne, che il 20 settembre interverrà nell’auditorium del convento di Sant’Antonio e Santa Marta a Morbegno. Incontri con la consapevolezza che il rischio di estinzione della montagna, nella sua identità territoriale, economica e sociale, sarebbe una grave perdita anche per le città.
Per info e programma www.orobie.it
L’incontro di Astino, con main sponsor Italcementi-HeidelbergCement Group e il contribuito di Fondazione Mia-Valle d’Astino, così come tutti quelli del ciclo «Crocevia», sarà a ingresso gratuito su prenotazione (i posti sono limitati) inviando una mail a redazione@orobie.it, telefono 035.240.666.
Enrico Camanni (foto in copertina).
Collaboratore della rivista Orobie, è stato caporedattore della Rivista della Montagna e fondatore-direttore del mensile Alp e del semestrale internazionale L’Alpe. Ha scritto molti libri sulla storia e la letteratura delle Alpi e dell’alpinismo (tra cui «La nuova vita delle Alpi», Bollati Boringhieri 2002, «Alpi ribelli», Laterza 2016, «Storia delle Alpi», Biblioteca dell’immagine 2017) e sei romanzi ambientati in diversi periodi storici. Si è dedicato ai progetti espositivi con la direzione scientifica del Museo delle Alpi al Forte di Bard, del Museo interattivo del Forte di Vinadio e del rinnovato Museo Nazionale della Montagna di Torino. È presidente di Sweet Mountains e collaboratore de La Stampa.