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Spesso le ultime carrozze non vengono pulite

Bergamo, 25/03/2017

Sono tante le segnalazioni che sono pervenute a questa redazione da parte di lettori che ci chiedono di pubblicare alcuni disservizi che avvengono nella città. Uno tra questi riguarda la pulizia delle carrozze dei treni alla locale stazione. Un lettore ci ha scritto:

«essendo un soggetto ansioso quando viaggio in treno salgo solitamente su una delle ultime carrozze. E non c’è una volta che non trovo sporcizia sotto i sedili o sopra di essi. Tempo fa ho chiesto spiegazioni al capotreno sul perché di tale disservizio e lui prontamente e, con un sorriso sarcastico, mi ha riposto di spostarmi in una delle prime quattro carrozze che sicuramente avrei trovate un ambiente più pulito.»

Per dissipare ogni dubbio circa la segnalazione che ci è pervenuta, ci siamo recati alla stazione e siamo saliti su una delle ultime carrozze di un treno regionale, pronto per partire, dove effettivamente abbiamo constatato che quanto segnalato dal lettore rispondeva al vero e, a testimonianza di quanto visto, abbiamo scattato alcune eloquenti foto.

Un altro problema riguarda poi la tranquillità e la sicurezza dei passeggeri all’interno delle carrozze, in quanto, per esempio, il treno che parte dalla stazione di Bergamo e diretto a Milano, arrivato alla stazione di Verdello Dalmine ancora non si vede il capotreno (forse salirà a Pioltello Limito), e intanto nelle carrozze girano indisturbati zingari che chiedono l’elemosina e, il più delle volte, distribuiscono bigliettini poggiandoli sui sedili dei passeggeri, contenenti frasi pietose e richieste di denaro, che ritirano dopo qualche minuto. Per un periodo questo problema sembrava fosse stato risolto con la presenza sui treni delle guardie armate, ma da un po’ di tempo a questa parte, da quando queste ultime non si vedono più, tale problema si e’ ripresentato. Per non parlare poi dei passeggeri abusivi che non pagano il biglietto.

«…..una volta ho sentito urlare il capotreno – ci ha scritto un altro lettore – che rincorreva, da una carrozza all’altra, alcuni ragazzi di colore sprovvisti di titolo di viaggio. Una volta raggiunti, il pubblico ufficiale li ha invitati a pagare il biglietto, ma questi hanno rifiutato. Al loro rifiuto quest’ultimo li ha invitati a scendere dal treno alla successiva fermata, ma essi non ne hanno voluto sapere. A quel punto egli e’ stato costretto a chiamare la Polfer che, alla fermata del treno, si e’ fatta trovare prontamente al binario fermando e identificando i giovani “portoghesi”. Il tutto pero’ si e’ risolto in una “bolla di sapone” – ha concluso il lettore – in quanto sembra proprio che i giovani appartenessero alla categoria dei rifugiati africani.»

Detto ciò, sarebbe bene che i vertici delle Ferrovie SpA facessero una riflessione su tali fatti accaduti, e prendessero idonei provvedimenti , come quello di riammettere le guardie armate, per evitare il ripetersi di fatti analoghi, che mettono in pericolo non solo l’incolumità dei passeggeri, ma anche quella del capotreno.

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