L’allarme antincendio è scattato alle 10 al terzo piano della Torre 7. La Squadra antincendio interna è prontamente intervenuta con il supporto dei sorveglianti e dei tecnici dell’ospedale fino all’arrivo dei Vigili del Fuoco.
La situazione è apparsa subito grave a causa del fumo sprigionatosi all’interno del reparto.
Bergamo, 13 agosto 2019 – Facendo seguito alle notizie pubblicate dalla nostra testata un paio di ore fa, Vanna Toninelli, responsabile Comunicazione e relazioni esterne dell’ASST Papa Giovanni XXIII, ha fatto sapere che la paziente deceduta era stata bloccata pochi istanti prima dell’incendio, a causa di un forte stato di agitazione, dall’équipe sanitario del reparto. Scattato l’allarme antincendio, nell’ambito delle procedure di evacuazione dei pazienti, prontamente attivate, il personale infermieristico ha aperto la porta della sua camera per portarla in salvo, ma si è presentato un muro di fumo nero che ha impedito di avvicinarla e, nonostante l’uso dell’estintore, non è stato possibile raggiungerla.
Tale personale ha tentato diverse volte, di soccorrere la ragazza, anche con gli addetti della squadra antincendio, senza riuscire.
Al momento, l’ipotesi più probabile è che le fiamme siano divampate proprio in quella camera. La perquisizione personale e della stanza prevista in psichiatria per ritirare oggetti pericolosi è stata eseguita anche questa mattina.
Nel frattempo sono stati prontamente evacuati gli altri pazienti della Psichiatria, della Nefrologia e dell’Oncologia (che si trovano al secondo piano della torre 7). In totale sono stati 80 i pazienti che sono stati accolti nell’Area destinata al Piano emergenza maxi afflusso feriti e nelle ali dedicate all’Osservazione temporanea 1 e 2. In meno di due ore tutti i pazienti non psichiatrici sono stati trasferiti in altri posti letto liberi dell’ospedale.
Sette pazienti psichiatrici sono stati trasferiti in altre strutture in provincia, due sono stati dimessi come già programmato. Sono in corso altri trasferimenti.
«Il nostro personale è molto scosso per quello che è accaduto – fanno sapere dalla direzione strategica – e vogliamo ringraziarli per aver fatto tutto il possibile per mettere in salvo i pazienti. La morte di una giovane donna ci addolora profondamente, abbiamo espresso alla famiglia tutta la nostra vicinanza e continueremo a stare vicini a tutti coloro che hanno vissuto questo dramma. Attendiamo l’esito degli accertamenti in corso, ma ora è soprattutto il momento del cordoglio».
Non vi sono stati intossicati dal fumo fra il personale e i pazienti evacuati.