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Inseguito e arrestato dagli agenti un 24enne  magrebino colpito da decreto di espulsione e da ordinanza di custodia in carcere emessa dal Tribunale di Piacenza.

Lo stupefacente veniva nascosto interrato in una fossa nel parco di Barbata. Sequestrata una zappa, arnese campestre che veniva usato per scavare la buca nel terreno.

               

Treviglio, 18 novembre 2019 – Anche nel corso del presente anno scolastico, la Polizia di Stato di Treviglio, coordinata dal dirigente nonché vice Questore, Angelo Lino Murtas ha ripreso i controlli straordinari diretti a prevenire lo spaccio di stupefacenti intensificando i controlli soprattutto nelle zone adiacenti agli istituti di istruzione, negli autobus che portano gli studenti a scuola e nei vari parchi limitrofi alle scuole stesse ad opera degli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza che ha agito anche con l’ausilio della Polizia Locale di Treviglio con l’Unità Cinofila “Trevi”.

Tale attività di controllo ha permesso di sequestrare, in più occasioni, nei parchi cittadini, nell’ultimo periodo, varie dosi di cocaina, hashish ed eroina per circa 20 grammi, 1.000 euro da provento di spaccio, un bilancino di precisone utilizzato per pesare la sostanza stupefacente e, ancora, di effettuare un fermo amministrativo di un’autovettura, denunciare all’Autorità Giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio tre persone e segnalarle alla Prefettura quali assuntori di sostanza stupefacente.

I controlli nel parco di Barbata

Tali controlli straodinari si sono estesi anche nel parco del vicino Comune di Barbata, in quanto era stata segnalata anche lì attivita’ di spaccio. Dopo vari appostamenti, in abiti  borghese, ad opera degli agenti del Commissariato di Treviglio, unitamente alla Squadra Mobile della Questura di Bergamo, durato alcuni giorni, veniva individuata, finalmente, una ‘Audi’ che faceva da spola tra il parco, dove venivano avvicinati decine di frequentatori -risultati poi  essere tossicodipendenti-  e il casello autostradale.

Inseguimento degli spacciatori

Al momento più opportuno l’auto veniva inseguita e bloccata dagli agenti, ma uno degli occupanti, con mossa fulminea,  riusciva a scappare in mezzo ai campi – perdendo le scarpe, a causa dell’affondamento nel fango e il giubbino nella cui tasca i militari rinvenivano una cartuccia inesplosa – per poi dileguarsi sotto la pioggia tra la fitta vegetazione dei boschetti, dove neanche la telecamera termica riusciva purtroppo a individuarlo.

Il conducente del mezzo non riusciva invece a scappare perché veniva bloccato all’interno dell’auto, quindi veniva ammanettato e sottoposto a fermo.

Arresto di un 24enne magrebino

All’interno dell’auto veniva trovato un bilancino di precisone con dei residui di stupefacente.  Il fermato tradotto presso il Commissariato e sottoposto a rilievi fotodattiloscopici veniva identificato per A.M. 24enne, cittadino marocchino in Italia s.f.d., colpito da decreto di espulsione e da ordinanza di custodia in carcere emessa dal Tribunale di Piacenza anche per  altri episodi di spaccio di stupefacenti.

Dopo le formalita’ di rito il magrebino veniva tradotto alla Casa Circondariale di via Gleno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nel contempo veniva anche data comunicazione all’Ufficio Immigrazione della Questura di Bergamo al fine avviare la procedura per l’accompagnamento alla frontiera al momento della scarcerazione.

Sono in corso gli accertamenti anche con l’ausilio della Polizia Scientifica, per indentificare il fuggitivo attraverso i frammenti di impronte e gli altri indizi rilevati sull’auto e sul giubbino.

L’autovettura Audi A4 veniva poi sottoposta a sequestro in quanto già radiata dal P.R.A. perché intestata a un prestanome insieme ad altre decine vetture.

Nel parco di Barbata intanto continuano le ricerche del nascondiglio -cambiato numerose volte- dove attraverso l’utilizzo di una zappa, veniva sotterrato lo stupefacente, attrezzo pure sequestrato nel corso dell’operazione.                                 

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