Il 14 e 15 dicembre si svolgerà la terza edizione di Vite in Libertà, la fiera di piccoli produttori di vino di cibi genuini organizzata dall’associazione Maite in ExSA – Ex Carcere di Sant’Agata, in Città Alta e, per l’occasione, l’ex struttura carceraria si riempirà di buoni vini e convivialità.
l’iniziativa cresce e aumenta anche il numero di realtà ospitate.
Bergamo, 03 dicembre 2019 – La prima e unica fiera di vini nella città di Bergamo è un evento pensato dall’Associazione di promozione sociale Maite per dare spazio ai piccoli produttori di vino del territorio nazionale, ma non solo (quest’anno sarà presente anche un produttore francese di Barsac a sud di Bordeaux), che hanno come filo conduttore del loro lavoro quello di proporre un prodotto che nasce da un approccio alla coltivazione rispettoso dell’ambiente e al di fuori delle logiche della grande distribuzione.
Il 14 e 15 dicembre, nella suggestiva e accogliente cornice di ExSA – Ex Carcere di Sant’Agata l’appuntamento è per due giornate di convivialità e scoperta di vini e prodotti genuini, con incontri, degustazioni e chiacchierate con i produttori, in un contesto festoso e di condivisione.
La fiera cresce anche quest’anno, aumentando ulteriormente il numero di espositori presenti e le regioni rappresentate, sia per quanto riguarda la parte enologica, la principale, che per quella agroalimentare.
Aziende vinicole di varie regioni
Diventano 26 i produttori di vino di questa terza edizione, con 11 aziende della Lombardia, di cui 5 le bergamasche, 5 dal Piemonte, 2 dalle Marche, dall’Emilia Romagna e dalla Toscana, 1 dall’Alto Adige, dall’Umbria, dall’Abruzzo e dalla Francia.
L’ottima qualità delle cantine vinicole presenti è confermata da buone novità: tre cantine dal bresciano, oltre a Colle San Giuseppe (colline di Brescia) e Pian del Maggio (Franciacorta), si segnalano in particolare Cherubini, un artigiano del vino che fa della naturalità nella coltivazione e della vinificazione il mezzo per fare “bollicine” vere e dirette. All’esordio nella manifestazione anche cantina Grawu, dall’Alto Adige, considerata una delle cantine emergenti della zona, piccolo produttore di vini che sorprende per la freschezza e spontaneità dei suoi vini e Longanesi che nella pianura di Bagnacavallo, Ravenna, una zona poco conosciuta dal punto di vista enologico, porta a Bergamo i vini del vigneto di famiglia provenienti da una varietà di vite unica, che e’ riuscito a fare riconoscere ufficialmente.
Le aziende bergamasche sono rappresentate non solo da piccole realtà, tutte biologiche, del territorio, ma anche da vignaioli bergamaschi che hanno trovato fuori da Bergamo il loro territorio di espressione: Preggio in Umbria, Tenuta Elena in Piemonte e lo stesso Grawu.Si avranno inoltre novità dalla Valtellina (Marcel Zanolari), dalla bergamasca (Nove Lune, con vini prodotti esclusivamente da vitigni piwi) e dalle Marche (Esther Hauser e La Caduta). Una menzione anche per il Piemonte rappresentato non solo dai vini delle Langhe, dove tra le novità di quest’anno spicca Claudio Alario, vincitore del Sole della Guida Oro i Vini di Veronelli 2019 con il suo Dolcetto di Diano d’Alba Superiore Sorì Pradurent 2016, ma anche da realtà piccole ed emergenti che hanno fatto della vigna e del ritorno alla campagna una scelta di vita (Il Vino e Le Rose, Colli Tortonesi). Ultima menzione per l’unico straniero presente, Chateau Pascaud, pioniere del biologico sarà presente con le diverse annate dell’ottimo Sautern prodotto nei suoi vigneti.