La Fondazione ONDA rinnova al Papa Giovanni XXIII, per il sesto anno consecutivo, il massimo riconoscimento per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie femminili.
Bergamo, 11 dicembre 2019 – L’ASST Papa Giovanni XXIII ha ricevuto oggi da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, per il sesto anno consecutivo, “3 bollini rosa” sulla base di una scala graduale da uno a tre, per il biennio 2020-2021.
Tali bollini rosa sono il riconoscimento che Fondazione Onda, da sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne.
“Sono soprattutto i nostri percorsi di cura e assistenza in ambito materno-infantile che ci hanno fatto ottenere anche per questa edizione il massimo riconoscimento”, ha commentato Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni.” “Un’attenzione alla donna a 360 gradi che va di pari passo con l’alta tecnologia, la disponibilità delle cure più innovative e servizi tesi alla presa in carico globale dei bisogni delle pazienti e delle loro famiglie, come l’assistenza psicologica e la mediazione culturale.”
Rispetto al Bando precedente, gli ospedali premiati sono aumentati, passando da 306 a 335. Oltre a una crescita in termini di numeri, assistiamo a un miglioramento della qualità:
gli ospedali che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, tre bollini, sono infatti passati da 71 a 96. Inoltre, 167 strutture hanno conquistato due bollini e 72 un bollino.Una particolare attenzione è rivolta al tema della depressione che riguarda 3 milioni di persone in Italia, tra cui più di 2 milioni di donne.
“La 9a edizione dei Bollini Rosa, che ha visto la partecipazione di 344 ospedali italiani e il patrocinio di 23 società scientifiche”, sottolinea Francesca Merzagora, presidente Onda,“rinnova l’impegno di Onda nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere riconoscendo l’importanza della sua promozione attraverso servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche. Qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale”, prosegue Merzagora, “elementi indispensabili per assicurare uniformità di accesso alle prestazioni, sono evidenziate dagli ospedali con i Bollini Rosa che vengono valutati e premiati mettendo in luce le specialità di maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, i servizi e i percorsi dedicati nonché l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne. I 335 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari e per la popolazione rappresentano l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate.
La Commissione multidisciplinare
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da quasi 500 domande suddivise in 18 aree specialistiche, due in più rispetto alla precedente edizione per l’introduzione di dermatologia e urologia. Un’apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, direttore del Dipartimento di Scienze della Salute della Donna, del Bambino e di Sanità Pubblica del Policlinico Gemelli di Roma, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali nella candidatura considerando gli elementi qualitativi di particolare rilevanza e il risultato ottenuto nelle diverse aree specialistiche presentate.
Tre i criteri di valutazione con cui sono stati valutati gli ospedali candidati: la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute specificatamente femminili e patologie trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, di percorsi diagnostico-terapeutici e di servizi clinico-assistenziali in grado di assicurare un approccio efficace ed efficiente in relazione alle esigenze e alle caratteristiche psico-fisiche della paziente e di ulteriori servizi volti a garantire un’adeguata accoglienza e degenza della donna tra cui il supporto di volontari, la mediazione culturale e l’assistenza sociale.
A partire dal 7 gennaio 2020 sul sito www.bollinirosa.it sarà possibile consultare le schede
degli ospedali premiati, suddivisi per Regione, con l’elenco dei servizi valutati.
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