I fondi donati dall’Associazione Cure Palliative serviranno a integrare l’équipe multiprofessionale dell’Hospice “Kika Mamoli” di Borgo Palazzo e la rete di assistenza domiciliare, con medici palliativisti, psicologi, data manager e altri operatori.
Bergamo, 16 dicembre 2019 – I fondi ricevuti dall’ASST Papa Giovanni XXIII sono serviti per le migliaia di malati, a cui sono state somministrate le cure palliative per il diritto a non soffrire: questo il bilancio dell’attività dell’Associazione Cure Palliative (ACP), che chiude il 2019 rinnovando la convenzione con l’Asst Papa Giovanni di Bergamo e confermando un contributo di oltre 200 mila euro per il 2020.
«A cominciare dalla realizzazione dell’hospice in Borgo Palazzo, il primo in provincia», sottolinea Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII, «l’Associazione non ha mai fatto mancare all’ospedale di Bergamo il proprio sostegno, come stimolo culturale e come concreto contributo economico. Oggi molte cose sono cambiate», prosegue Stasi, «sono sorte altre strutture in provincia, il dialogo fra ospedale e territorio è ormai il nostro primo obiettivo, ma questa donazione ci consente di arricchire l’offerta ai pazienti e alle loro famiglie.»
Arnaldo Minetti, presidente di ACP, evidenzia: Anche quest’anno la nostra Associazione Cure Palliative Onlus, giunta al suo trentesimo anniversario, promuove una donazione all’ASST PG23 per migliorare ulteriormente la cura e assistenza ai malati inguaribili in fase avanzata e ai loro famigliari, garantendo il ricovero nell’Hospice Kika Mamoli di Borgo Palazzo, l’assistenza domiciliare di Cure Palliative, l’ambulatorio di Terapia del Dolore, le cure palliative simultanee precoci in sinergia con gli altri reparti, rendendo sempre più attivo ed efficiente sul nostro territorio l’impegno sociosanitario. I nostri 130 volontari si occupano soprattutto dell’accompagnamento dei malati», continua Minetti, «ma dedicano anche importanti informazioni e comunicazioni sulle Cure Palliative e all’intera comunità bergamasca e particolarmente alle giovani generazioni, alla Università e alle Scuole Superiori. Bergamo è un importante punto di riferimento per gli ottimi risultati delle Cure Palliative ed è orgogliosa di poter fare ancora di più.»
«Oggi parlare di cure palliative non significa più parlare solo di malati terminali e di hospice», chiarisce il direttore sociosanitario dell’ASST, Fabrizio Limonta. «Ci sono pazienti che, pur in fase avanzata di malattia, possono essere assistiti adeguatamente al proprio domicilio e altri che è meglio assistere in hospice, ma ovunque cerchiamo di aggiungere, anche grazie all’associazione, quelle attenzioni che possono alleviare non solo il dolore fisico, ma anche la sofferenza psicologica e spirituale.»
Le donazioni raccolte da ACP grazie ai tanti benefattori e al 5xmille saranno destinate all’ASST perché copra i costi di medici palliativisti, psicologi e data manager.
«Ancora una volta, come Direttore della Unità di Cure Palliative, Terapia del Dolore e Hospice e a nome anche della Coordinatrice Infermieristica Gigliola Gilardi e di tutta l’equipe multiprofessionale», commenta Roberto Labianca, direttore delle Cure Palliative del Papa Giovanni XXIII, «esprimo profonda gratitudine alla Associazione Cure Palliative per il generoso contributo a sostegno della nostra opera clinico-assistenziale. Questo apporto economico», prosegue Labianca, «ci supporta nelle molteplici attività che ci caratterizzano (Hospice, domicilio, consulenze nei reparti di degenza, ambulatori di Terapia del Dolore e di Cure Simultanee…), nonchè negli impegni didattici e scientifici che ci assumiamo in misura crescente: siamo una realtà nota e stimata a livello nazionale e svolgiamo un ruolo di coordinamento a livello provinciale ampiamente apprezzato,» conclude.