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Colossale operazione della GdF che ha confiscato alla criminalità  economica 18 miliardi di euro, pari a oltre l’1% del Pil, tra beni mobili e immobili,  negli ultimi 5 anni.
Questo è il risultato di oltre 10.000 accertamenti (5,5 in media al giorno) e di investigazioni patrimoniali nei confronti di 55 mila soggetti.


Roma, 25 dicembre 2019 – L’aggressione patrimoniale messa in atto dalla GdF nei confronti della criminalità costituisce, da sempre, il tratto distintivo dell’azione del Corpo che, negli anni, ha saputo potenziare e affinare la propria capacità di intercettare gli interessi imprenditoriali, economici e finanziari della criminalità stessa, non solo organizzata, ma anche nella sua più evoluta veste “economico-finanziaria”.

Un approccio investigativo, quello messo in atto dalle Fiamme Gialle, nato nel lontano 1921 con l’istituzione della Polizia Tributaria investigativa, ancora oggi adottato, quotidianamente, nell’ambito dei procedimenti di prevenzione avviati nei confronti di soggetti pericolosi “qualificati” (indiziati cioè di gravissimi reati) e di quelli  “socialmente pericolosi” o nel corso delle indagini antiriciclaggio, orientate sempre più a individuare casi di investimento o reimpiego nei beni “rifugio” (diamanti, metalli preziosi, quadri e reperti archeologici), ma anche nelle attività ispettive (circa 1 milione all’anno) condotte sul territorio nazionale, in tutti i comparti istituzionali, utilissime per captare, con tempismo, i segnali di infiltrazione criminale nell’economia.

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