La Consigliera provinciale di parità Isabel Perletti, designata con decreto presidenziale n. 172 del 31 luglio 2015 e nominata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali con decreto del 25 novembre 2015, traccia il bilancio di fine mandato quadriennale.
Bergamo, 20 gennaio 2020 – Nel corso di 4 anni si sono rivolte alla Consigliera di parità circa 60 persone: il 95 % delle quali composto da donne. «Un numero esiguo di lavoratrici rispetto a coloro che avevano la possibilità di farlo», commenta Isabel Perletti, «anche per questo tra le principali azioni ho cercato di divulgare la conoscenza di questo organismo, partecipando a numerosi convegni sul territorio e collaborando con gli enti ispettivi, con le organizzazioni e gli ordini professionali. Ci tengo a sottolineare che la mia attività non vuole sostituirsi
all’attività di queste realtà; anzi l’intervento ad adiuvandum (sostegno) consente di rafforzare l’intervento sia sindacale sia dei liberi professionisti degli ordini.»
Numeri e motivazioni degli aiuti chiesti alla consigliera
Le motivazioni principali di chi si è rivolto alla Consigliera hanno riguardato la conciliazione vita lavoro
(80% dei casi) e molestie sui luoghi di lavoro (20%). I casi di molestie sui luoghi di lavoro sono aumentati nei 4 anni, «segno di una maggiore consapevolezza del fenomeno, e del fatto che le campagne di sensibilizzazione iniziano a sortire i propri effetti», prosegue la consigliera.
Solo in alcuni casi (quattro), l’azione di Isabel Parietti ha comportato l’azione giudiziaria. In tali casi l’esito è
stato positivo: è stata riconosciuta come parte civile in due processi di cui uno ancora in corso (violenza di genere
sui luoghi di lavoro) e uno terminato in primo grado con riconoscimento di un danno e relativo risarcimento lo scorso novembre.
«Le aziende coinvolte sono state sia nel settore pubblico sia del settore privato», continua la consigliera. «Si nota una maggiore propensione alla conciliazione vita-lavoro per lavoratori e lavoratrici da parte delle aziende di medie dimensioni rispetto alle piccole imprese. Il fenomeno delle molestie resta invece trasversale.»
Tre lavoratrici che si sono rivolte alla Perletti hanno potuto accedere al congedo per vittime di violenza (art. 24 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 80).
Progetti portati avanti da Isabel Perletti
Progetto “Donne e Lavoro” e “Misurare le discriminazioni per combatterle: il caso della provincia
di Bergamo” per mappare il mercato del lavoro bergamasco in un’ottica di genere e le buone prassi in tema di contrasto alle discriminazioni che ha previsto anche l’assegnazione di una borsa di studio a una giovane laureata e la realizzazione di un vademecum.
Progetto di formazione e di sensibilizzazione sugli stereotipi di genere “Violenza di genere” in due
edizioni (a.s. 2017-18 e 2018-19) rivolto alle studentesse e agli studenti di alcuni centri di formazione professionale con il supporto di centri antiviolenza e centri per uomini maltrattanti e le federazioni di categoria delle organizzazioni sindacali; attività di docenza in tema di discriminazione di genere sui luoghi di lavoro.
Protocolli
– Accordo territoriale tra Confcommercio-ASCOM e Filcams-Fisascat-Uiltucs Bergamo del 21 giugno 2019 e di quello tra Confesercenti Filcams-Fisascat-Uiltucs Bergamo del 25 novembre 2019 in tema Violenza di genere e molestie sui luoghi di Protocollo d’intesa fra la Provincia di Bergamo, la Consigliera di Parità della provincia di Bergamo e Forza Fragile Fisascat Cisl Bergamo in tema di molestie e discriminazioni sui luoghi di lavoro del 27 marzo 2018;
– Protocollo d’intesa tra Consigliera di parità, CGIL-CISL-UIL, Aiuto Donna per favorire l’inserimento delle vittime di violenza di genere del 24 novembre 2016 e relativo accordo operativo dell’8 marzo 2017 lavoro che recepisce l’accordo quadro europeo del 26 aprile 2007.
Tavoli di lavoro
Conferenza nazionale delle Consigliere di parità; Commissione provinciale del Lavoro; Rete Interistituzionale contro la violenza di Bergamo, di Treviglio “Non sei sola”, di Bergamo Est “Rita”, della Val Brembana e della Valle Imagna–Villa d’Almè“Penelope”, dell’Isola Bergamasca e Bassa Val San Martino; Rete Territoriale di Conciliazione ATS di Bergamo e Comitato di Programmazione,Valutazione e Monitoraggio; Consulta per i Tempi della città del Comune di Bergamo; Gruppo di lavoro Dossier 5 “Evoluzione del mercato del lavoro e del welfare nel territorio”; Gruppo Pubblicità sessiste del Comune di Bergamo.
«Gli strumenti per contrastare le discriminazioni sono campagne di sensibilizzazione contro gli stereotipi
di genere», aggiunge la consigliera provinciale, «azioni positive nelle aziende e politiche di conciliazione vita e lavoro che consentano a coloro che svolgono attività di cura (in gran parte donne) di rimanere nel mercato del lavoro. E’ necessario favorire la conciliazione per consentire un aumento dell’occupazione femminile, condizione essenziale per la crescita dell’economia e del PIL, per invertire l’attuale andamento del tasso di natalità (in continua decrescita) e per rimuovere uno degli ostacoli all’uscita da situazioni di violenza domestica, vale a dire.la mancanza di indipendenza economica delle donne. E’ necessario una presa di coscienza di ognuno e ognuna di noi in tema di parità e pari opportunità. Solo attraverso una cultura
della parità di genere si possono evitare comportamenti discriminatori e campagne sessiste che inneggiano alla violenza di genere», conclude Isabel Perletti, «come quelle sulle prime pagine dei giornali in questi giorni.»
L’ufficio della Consigliera di parità è collocato nel Palazzo della Provincia, supportato da una segreteria
alla quale ci si può rivolgere tutti i giorni da lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 al numero 035.387810,
oppure tramite mail a segreteria.consigliereparita@provincia.bergamo.it.