Le tesi di laurea si discuteranno per via telematica alla presenza del rettore che ha deciso di presiedere tutte le imminenti commissioni del Dipartimento di Giurisprudenza come segno concreto di partecipazione alla discussione e proclamazione delle tesi.
La sessione di lauree “telematiche” prenderà il via martedì 10 marzo, a partire dalle ore 9.30, e si concluderà nel giorno successivo presso la sede di via Dei Caniana, in più aule opportunatamente allestite.
Bergamo, 5 marzo 2020 – L’emergenza Coronavirus non ferma la didattica universitaria. L’Ateneo di Bergamo, infatti, assicura ai propri studenti la possibilità di frequentare le lezioni a distanza, tramite la piattaforma di E-learning Moodle. Trattandosi di un metodo sperimentale, l’approccio sarà – per i docenti – graduale e su base volontaria. Una difficoltà trasformata in una opportunità dunque, perché per la prima volta, l’Ateneo avrà la possibilità di sperimentare su larga scala la didattica a distanza, al momento unica soluzione per assicurare la continuità della medesima finché non sarà superata l’emergenza Covid-19.
Oltre il 60% di lezioni fruibile in modalità telematica
Le lezioni verranno erogate utilizzando “Microsoft Teams” in corrispondenza con l’orario della lezione previsto nel calendario didattico. Ogni docente potrà trasmettere in modalità telematica le lezioni dal proprio ufficio, da un’aula o anche da casa, purché disponga di una strumentazione e di un collegamento internet adeguati. A 24 ore dalla disposizione del Governo sono state immediatamente attivate 170 lezioni telematiche e, dalla prossima settimana, oltre il 60% delle lezioni sarà fruibile tale modalità.
«L’intera comunità universitaria è disorientata di fronte a questa emergenza», spiega Remo Morzenti Pellegrini, rettore dell’Università di Bergamo, «ma non ci fermiamo e cerchiamo di assicurare ai nostri studenti la possibilità di rimanere al passo con i corsi. Abbiamo il dovere, come Ateneo, di garantire sia le lezioni, sia le scadenze delle lauree», prosegue il rettore, «anche se in forme alternative rispetto a quelle tradizionali. Siamo consapevoli che i problemi sono molti e che l’e-learning non è una soluzione a tutto. Tuttavia, il Coronavirus ha dato il via al più grande esperimento di online education mai visto: docenti e studenti collaborano in modo compatto e in sintonia assoluta, permettendoci di pensare a una ripartenza che nasca proprio da questo rinnovato senso di comunità. Abbiamo sospeso l’incoming di docenti e studenti internazionali e tutelato la sicurezza di tutti i nostri studenti nel mondo senza mai trascurare l’impatto emotivo a cui sono soggetti tutti i nostri studenti e le relative famiglie. La laurea è per molti un traguardo familiare», aggiunge Morzenti Pellegrini, «una cerimonia da condividere con amici e parenti. Sto leggendo personalmente tutti i messaggi dei nostri laureandi, fornendo indicazioni chiare e flessibilità ove possibile al fine di essere più resilienti in questa situazione imprevedibile che fa parte della complessità di un mondo globale dove docenti, studenti, famiglie siano tutti altamente interconnessi,» conclude il Rettore.
Forme alternative perla discussione delle tesi di laurea
In questi giorni infatti, sono state valutate forme alternative per la discussione di laurea, almeno per quanto riguarda la prossima sessione straordinaria, che è confermata e che riguarderà i 1354 attuali laureandi, di cui 573 iscritti a sessioni di laurea in programma fino al 20 marzo all’Ateneo bergamasco.
Open day in forma virtuale
Nuova formula anche per l’open day. Gli eventi in presenza del 14, 21 e 28 marzo sono sospesi e rinviati a maggio, ma l’Ateneo sta pensando anche ad un momento di incontro virtuale da proporre entro fine marzo.
Smart-working per il personale amministrativo
Da oggi è stata autorizzata la modalità di lavoro da remoto per il personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo che ne aveva presentato richiesta.