Nella foto: i colleghi del DIPS della dottoressa Vincenza Amato
Ieri l’Agenzia di Tutela della salute di Bergamo ha perso Vincenza Amato, dirigente Medico Responsabile U.O.S. Igiene Sanità Pubblica del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria.
Bergamo, 25 marzo 2020 – La dottoressa Amato è scomparsa all’Ospedale di Romano di Lombardia dopo una breve malattia collegata all’attuale epidemia di coronavirus.
Ha operato nelle sedi ATS di Borgo Palazzo, Treviglio e Romano di Lombardia
Da parecchi anni Vincenza Amato lavorava come medico di Igiene e Prevenzione all’ATS (in precedenza all’ASL e nelle USSL), ricoprendo via via ruoli di crescente responsabilità con grande professionalità. Tutti gli operatori sanitari che hanno lavorato con lei in questi anni nella sede di Bergamo/Borgo Palazzo e, prima ancora, molti anni fa, al Settore Igiene e Prevenzione di Treviglio-Romano di Lombardia, la ricordano con grande affetto e tenerezza dal punto di vista umano, e con autentica stima per le capacità e competenze igienistiche e sanitarie che ha saputo spendere nel campo della prevenzione, dove i risultati spesso si vedono dopo anni o generazioni.
«La dottoressa Amato era al suo ultimo anno di lavoro, che affrontava con vigore ed impegno», spiegano i colleghi del DIPS, «quasi incurante di alcune sue personali fragilità degli ultimi tempi. Ha segnato con grande discrezione un pezzo di prevenzione del nostro territorio, ha dato esempio di disponibilità, di professionalità e di attaccamento al suo lavoro», proseguono, «è stata una persona con la quale camminare e confrontarsi quotidianamente, ha dato sapore alla nostra vita professionale di operatori della Sanità Pubblica. Nell’accompagnarla tra le braccia del Padre della vita la ringraziamo, la salutiamo e ci stringiamo alla famiglia,» aggiungono i colleghi dell’ATS..
La Direzione strategica dell’Agenzia di Tutela della Salute, è vicina alla famiglia e ai colleghi del DIPS, per la prematura scomparsa della dottoressa Vincenza Amato. «Vogliamo ricordarla per la sua grande professionalità, per le sue capacità e per le sue competenze, ma anche per la sua disponibilità e le sue doti umane che lasceranno in tutti noi un ricordo indelebile,» conclude la Direzione strategica.