Regione Lombardia realizza interventi di sostegno abitativo a favore di coniugi separati o divorziati, in particolare con figli minori, modifica i criteri per accedere alla misura e attiva inoltre interventi di mediazione familiare, con una dotazione finanziaria complessiva pari a quasi 7 milioni di euro, assegnata alle ATS lombarde.
Bergamo, 1 aprile 2020 – Contestualmente all’implementazione degli interventi di sostegno abitativo a favore di genitori separati o divorziati, Regione Lombardia ha ritenuto importante garantire un supporto anche in termini di prestazioni di mediazione familiare finalizzate ad affrontare, in maniera adeguata, le eventuali situazioni di crisi derivanti dalla separazione.
La figura del professionista mediatore
La mediazione familiare è un processo collaborativo di soluzione del conflitto in cui la coppia con figli è supportata da un soggetto terzo imparziale che favorisca la comunicazione tra le parti al fine di identificare soluzioni accettabili per entrambi i genitori dopo la separazione per recuperare un dialogo positivo, in particolare nei riguardi dei figli. Il contributo massimo assegnabile, a fondo perduto, per ogni intervento è pari a € 300,00 a persona/coppia. Le prestazioni vengono erogate da operatori sia dei Consultori Familiari che dei Servizi Sociali dei Comuni/Ambiti e sono individuate mediante la definizione di un progetto personalizzato.
A chi e dove presentare la domanda
La domanda di attivazione è presentata dalle ASST o dai Comuni/Ambiti compilando l’Allegato B1, esclusivamente sulla piattaforma informativa Bandi online all’indirizzo accessibile alle pagine web di Regione Lombardia http://www.bandi.servizirl.it a partire dalle h. 12.00 del 30/03/2020 e comunque non oltre giugno 2021 (gli interventi devono essere realizzati entro il 30/06/2021).