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I  militari degli Stati Uniti stanno attualmente testando una potenziale cura per il covid-19 suggerita da  Jacob Glanville, noto medico di San Francisco, apparso nel documentario di Netflix “Pandemic”.

 

 


San Francisco, 3 aprile 2020Jacob Glanville, che opera presso la  società biotecnologica Distributed Bio, da egli gestita, ha spiegato tramite social che, la nuova terapia è basata su anticorpi e attaccherebbe il coronavirus, neutralizzandolo,  prima che infetti le cellule dell’organismo umano.

Cura basata su 5 anticorpi impiegati per la SARS-CoV-2

Nel programma andato in onda su Radio Nuova Zelanda denominato ‘Checkpoint’ il medico statunitense ha dichiarato: “Sono felice di riferire che il mio team ha trovato cinque anticorpi che nel 2002 erano stati determinanti per legare, neutralizzare e fermare il virus della SARS. Li abbiamo testati nel nostro laboratorio e abbiamo scoperto che possono bloccare anche il virus Sars-CoV-2 e Covid-19″.

Cura al vaglio degli esperti infettivologi dell’esercito USA

Per il  momento, secondo quanto riportato  FOX News, i succitati anticorpi saranno inviati al Centro ricerca medica malattie infettive dell’esercito USA, che li sperimenterà  contro il cobvid-19 per appurare se sortiranno gli effetti sperati come dichiarato da Glanville. Successivamente la cura sperimentale sarà eseguita sull’uomo.

Il  medico ha detto che la terapia sarebbe come un vaccino a breve termine, ovvero  “se somministrato a un paziente malato di coronavirus, entro 20 minuti dalla ricezione il suo corpo sarà inondato di anticorpi. Questi circondano e si attaccano al virus e lo rendono non più contagioso.”

“Questo è un processo da sottoporre ad almeno 400-600 persone che si trovano negli ospedali con sintomi”, ha proseguito Glanville, “per poi osservarne gli effetti nei 5-10 giorni successivi. La mia sensazione è che dovremmo, in caso i test abbiano successo, iniziare ad aumentare le dosi del farmaco, da centinaia di migliaia a milioni, e i governi dovrebbero sostenerne le spese”, ha aggiunto Glanville, “ma questo sarà il prossimo step.”

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