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Ecco cosa sta succedendo e come difendersi.

“L’invasione delle cimici asiatiche” è un problema piuttosto serio che sta riguardando cittadini e agricoltori di tante regioni d’Italia, in particolare Friuli e Veneto, ma anche Piemonte e Lombardia. Porte, pareti, persiane ricoperte da cimici, automobili, parabrezza e finestrini presi d’assalto: i temibili insetti verdi non hanno creato allarme solo tra gli agricoltori, che vedono minacciati i raccolti, ma anche tra i normali cittadini, in particolare nelle zone di campagna. La questione è esplosa sui mass-media dopo che alcune associazioni di agricoltori hanno lanciato “l’allarme invasione” della “cimice marmorata asiatica”. Vittime dell’insetto, a detta degli agricoltori, sono in particolare alcune coltivazioni come la frutta – su tutto uva, mele, kiwi, pere – ma anche i raccolti (mais, soia, grano). Dove sono? Le prime segnalazioni delle cimici asiatiche sono state raccolte qualche anno fa, nel 2012, in Emilia Romagna. In questi giorni il fenomeno ha raggiunto dimensioni preoccupanti soprattutto nelle campagne di alcune regioni del Nord Est, soprattutto Friuli e Veneto. Un numero minore di segnalazioni è stato raccolto anche in Lombardia e in Piemonte. Sono stati colpiti anche i centri abitati di zone prossime alla campagna o alla collina. La Halyomorpha halys, questo il nome scientifico della cimice, è originaria dell’Asia, in particolare di Cina, Giappone e Taiwan. Si riconosce per il dorso tendente al marrone rispetto al tipico verde delle cimici nostrane. Rispetto alle normali cimici hanno due caratteristiche che rendono la loro diffusione nelle nostre zone preoccupante: mangiano un po’ di tutto, quindi minacciano più tipi di raccolti, e non hanno “antagonisti naturali”, ovvero altri insetti che le divorano limitandone la proliferazione. Diversi aspetti avrebbero favorito questo “boom” delle cimici asiatiche dalle nostre parti. Il primo è la loro predisposizione a moltiplicarsi, depositando le uova fino a due volte l’anno. Il secondo, come detto, è la mancanza di antagonisti naturali. Il terzo è l‘autunno particolarmente caldo che stiamo attraversando. Il tema della difesa sta creando non pochi grattacapi agli agricoltori, ma anche a chi deve vedersela con gli insetti in orti e giardini. Per quanto riguarda le abitazioni, il metodo di difesa più efficace resta quello delle zanzariere molto più efficaci, secondo le autorità sanitarie, anche degli insetticidi, in quanto questi animali sarebbero resistenti a molte sostanze. Vengono segnalati altri sistemi come “vapore per stanare i gruppi, aspirazione o uso di ghiaccio spray”.

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