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ATS Bergamo risponde alle varie domande di chi rientra al lavoro con delle FAQ pubblicate sul proprio sito Internet, un documento che fornisce indicazioni e chiarimenti  sulla gestione del rientro al lavoro dei dipendenti che sono stati in malattia o in quarantena per l’infezione da Coronavirus.

 



Bergamo, 9 aprile 2020 – Con l’obiettivo di preparare adeguatamente e per tempo il mondo del lavoro alla ripartenza delle attività produttive in massima sicurezza, ATS Bergamo ha pubblicato sul proprio sito internet (raggiungibile dal banner dedicato al coronavirus sulla home page http://www.ats-bg.it) un documento che fornisce indicazioni e chiarimenti alle imprese sulla gestione del rientro al lavoro dei dipendenti che sono stati in malattia o in quarantena per l’infezione da Coronavirus. Il format è quello delle FAQ: domanda e risposta.

“Questo documento predisposto dal nostro Servizio”, spiega Sergio Piazzolla, che in questo periodo è facente funzioni di direttore della UOC Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell’Ats, “è stato pensato nell’ambito dell’apposito gruppo di lavoro sull’ emergenza Coronavirus costituito da Confindustria Bergamo, CGIL, CISL, UIL ed ATS stessa. Vuole essere una guida operativa per le aziende”, prosegue Piazzolla, “condivisa dalle parti sociali. Si tratta in sostanza di un’operazione di contestualizzazione di quanto previsto dal “Protocollo nazionale condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” firmato tra Governo e Parti Sociali il 14 marzo scorso”.

Gli esperti di ATS hanno raccolto le richieste più frequenti giunte agli uffici e al call center: “Le abbiamo riportate insieme alle risposte che riteniamo più aggiornate e utili ai datori di lavoro, ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione aziendali ed ai lavoratori stessi”, aggiunge Piazzolla. “Nel documento si spiega come deve comportarsi l’azienda al rientro in servizio di un dipendente, quale è il ruolo del Medico di Medicina Generale e quale quello del Medico Competente aziendale, come comportarsi se in azienda si presenterà un lavoratore con febbre o altri sintomi, quale è lo stato attuale dell’organizzazione e dell’effettuazione dei tamponi.”

Consigli su comportamenti nell’ambiente di lavoro

Altri argomenti molto richiesti: il corretto utilizzo degli spazi comuni (mensa, spogliatoi…), che va contingentato e riorganizzato anche negli orari e turni di fruizione, le modalità di pulizie e sanificazione degli ambienti (con particolare riguardo agli ambienti dove abbiano soggiornato casi confermati di Covid-19) e le indicazioni su come gestire e mantenere adeguato il ricambio dell’ aria negli ambienti di lavoro, misura questa assolutamente prioritaria e già prevista comunque al di là dell’attuale situazione dell’epidemia.

“Il documento è stato inviato a tutte le parti sociali datoriali e sindacali ed alle istituzioni del territorio perché lo diffondano alle aziende, ai rappresentanti dei lavoratori, ai consulenti, ai medici aziendali ed a tutte le diverse figure professionali coinvolte nella prevenzione nei luoghi di lavoro”, continua Piazzolla.

Documento su approfondimenti di comportamenti da tenere al lavoro

E’ in corso di predisposizione di un approfondimento, che uscirà dopo Pasqua (sempre disponibile sul sito ATS), con approfondimenti pratici e suggerimenti in merito ai comportamenti e alle misure concrete effettivamente attuabili nei luoghi di lavoro: ad esempio la separazione di scrivanie accostate con divisori trasparenti in plastica, le modalità più sicure per incontri o riunioni, la personalizzazione di alcuni attrezzi e strumenti che potrebbero diventare ad uso individuale.
“Seguendo queste indicazioni anche le aziende attualmente ferme possono già nei prossimi giorni avviare un confronto da remoto del proprio staff direzionale per programmare l’ applicazione e la realizzazione di queste misure preventive, per prepararsi per tempo alla riapertura in sicurezza non appena le condizioni epidemiologiche lo consentiranno”, conclude Piazzolla.

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