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Rosarno dona quintali di kiwi e arance per la comunità più bisognosa di Bergamo.

Oggi la distribuzione attraverso la rete dei volontari della città.

Bergamo, 17 aprile 2020 – Oltre 30 quintali di arance e 25 quintali di kiwi spediti da Rosarno sono arrivate ieri pomeriggio al Comune di Bergamo: una iniziativa di solidarietà che si propone di unire ad una grande comunità del Nord, Bergamo uno dei centri più dilaniati dall’emergenza Covid 19.

«Dal primo pomeriggio di oggi arance e kiwi sono in distribuzione grazie ai nostri volontari», racconta Marcella Messina (in foto), assessora alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo, «e li consegneremo alle persone anziane su indicazione dei presidenti dei Centro per Tutte le Età, punti di riferimento preziosi all’interno dei quartieri della città. Non solo: saranno distribuite nella rete delle famiglie più bisognose e fragili»,prosegue Messina, «già prese in carico e conosciute dai nostri Servizi. Un grande grazie al Sindaco e alla città di Rosarno, per questa iniziativa di grande significato, non solo simbolico.»

«L’iniziativa è nata dopo le parole di un imprenditore agrumicolo di Rosarno», spiega, come riportato da LaCnews24.it, Giuseppe Idà (in foto), sindaco di Rosarno, una della comunità simbolo del Sud per le problematiche sociali, legate anche all’immigrazione, «il quale mi spiegava come il settore della vendita degli agrumi al Nord non avesse registrato cali di mercato, anzi, proprio perché contenenti massicce dosi di vitamina C la richiesta di arance di Calabria, in un momento di crisi come quella che si sta vivendo è aumentata. Da questa affermazione», prosegue il sindaco, «è nata l’idea di dimostrare il grande cuore del Sud e di Rosarno ed allora, dopo aver avuto la disponibilità dell’organizzazione di produttori “Spagnolo” che ha donato gli agrumi ed i kiwi, ho chiamato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori annunciandogli l’invio del carico di arance e di kiwi da distribuire gratuitamente ai cittadini più bisognosi della sua città. Siamo fieri – ha concluso Idà – della gioia ma anche dello stupore del sindaco Gori quando ha saputo la notizia ed ha accolto il nostro dono come segno di solidarietà e di amicizia.»

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