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I tamponi sono stati eseguiti da medici e assistenti sanitari, supportati da Crocerossine volontarie e medici delle Unità speciali di continuità assistenziale (USCA), per l’intera giornata di oggi, presso due tensostrutture predisposte a fianco della Fiera di Bergamo.

Bergamo, 17 maggio 2020 Sono 470 i farmacisti della provincia di Bergamo che oggi sono stati sottoposti a tampone.

Tensostrutture realizzate a tempo di record

Le tensostrutture presso le quali sono stati effettuati i tamponi sono state realizzate, in tempi record, dalla Protezione Civile Lombardia e dall’Associazione Nazionale Alpini- Sezione Ospedale da Campo – ANA di Bergamo, cui vanno i ringraziamenti di ATS Bergamo. La collocazione all’interno dell’area parcheggio della fiera di Bergamo è stata studiata per garantire un afflusso costante di persone senza il rischio di assembramenti e incrocio di chi entra e chi esce.

“Raccogliendo la richiesta dell’Ordine dei Farmacisti”, commenta Massimo Giupponi (in foto), direttore generale di ATS, “e nella consapevolezza del ruolo fondamentale che rivestono nel mondo della salute, l’Agenzia di Tutela della Salute ha effettuato nella giornata i tamponi a questi professionisti che sono essenziali nella lotta al coronavirus e che sono quotidianamente in contatto con il pubblico,” conclude Giupponi.

Sottoposti a tampone 190 medici di medicina generale e pediatri di famiglia

Contemporaneamente, presso la sede di ATS di Borgo Palazzo, sono stati sottoposti a tampone 190 medici di medicina generale e pediatri di famiglia, che sono andati ad aggiungersi agli oltre 300 “tamponati” nella giornata di ieri, sabato 16 maggio.

I tamponi verranno processati ed analizzati da uno dei laboratori individuati ed autorizzati da Regione Lombardia e potranno essere consultati attraverso il Fascicolo sanitario elettronico da parte di ogni singolo soggetto.

Il malcontento di numerose famiglie bergamasche

Sono tante, però, le famiglie bergamasche che esternano il loro malcontento, contattando la nostra redazione, chiedendoci di non comprendere il perché Regione Lombardia non procede ancora ad effettuare tamponi a tante persone chiuse in casa da due mesi, che presentano sintomi da covid-19, ovvero tosse, disosmia e oppressione al petto.

LE DICHIARAZIONI – PDF

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