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La gestione degli appuntamenti per l’esecuzione dei tamponi e le  modalità di accesso sono stati studiati da ATS appositamente per garantire il cosiddetto “percorso in avanti”, tramite il quale si evita l’incrocio tra chi entra e chi esce. Nonostante ciò  sono state molte le persone che sono arrivate in anticipo alle tensostrutture.

 

Bergamo, 21 maggio 2020 – In ordine all’elevato numero di persone presenti oggi presso le tensostrutture site alla Fiera di Bergamo per l’effettuazione dei tamponi, l’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo precisa che coloro che dovevano sottoporsi al tampone sono arrivati troppo in anticipo, rispetto all’appuntamento, con il rischio di creare assembramenti.

Nelle tensostrutture fuori la Fiera abbiamo presenti ben sei squadre per l’effettuazione dei tamponi”, spiega Massimo Giupponi, direttore generale di ATS Bergamo, “tanto che riusciamo a tamponare dieci persone ogni cinque minuti. Questo significa che, con sei squadre attive in contemporanea”, prosegue Giupponi, “in un’ora arriviamo a “tamponare” anche oltre cento persone. Oggi in troppi si sono presentati con largo anticipo, qualcuno persino alle 9 del mattino per appuntamenti fissati per le 11 o per le 12, determinando la presenza di un numero eccessivo di cittadini e cittadine in attesa.”

“Purtroppo c’è la tendenza a fermarsi al termine dell’esecuzione del tampone e questo crea pericolosi assembramenti. Ieri come oggi sono state tamponate circa 700 persone, con scaglioni dalle 9 alle 17. Ma ieri, a differenza di oggi, le persone sono state più “disciplinate” e hanno rispettato gli orari degli appuntamenti”, continua Giupponi.”

Da qui un appello del direttore generale di ATS Bergamo: “Chiedo collaborazione alla cittadinanza: è necessario arrivare rigorosamente in orario”, aggiunge Giupponi, “altrimenti si creano assembramenti e questo genera difficoltà agli operatori sanitari che sono al lavoro per assicurare l’esecuzione dei tamponi. Senza contare che l’esecuzione del tampone è finalizzata a verificare la non contagiosità dei soggetti e, pertanto, richiede che non vi siano contatti tra chi è in attesa di essere tamponato.” conclude il direttore di ATS Bergamo.

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