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Si attenua la caduta degli avviamenti; il saldo mensile è negativo per circa 4.500 posti di lavoro, ma pesa il fattore stagionale. Da marzo a giugno il saldo tra ingressi e uscite è -10.750 contro il +414 dello stesso periodo nel 2019.

Bergamo, 5 agosto 2020 – L’Osservatorio del territorio e del lavoro – Settore Sviluppo della Provincia di Bergamo ha pubblicato i dati delle comunicazioni di assunzione e cessazione dei rapporti di lavoro aggiornati al mese di giugno.

Situazione post lockdown

Dopo il lockdown protrattosi per tutto il mese di aprile, punto di massima flessione degli avviamenti (-68,1% tendenziale), la caduta di questi ultimi si è progressivamente attenuata a maggio (-41,6%) e a giugno (-20,9%) con la graduale riapertura delle attività economiche delle imprese.

Le nuove assunzioni

Le nuove assunzioni nel mese di giugno 2020 sono state 10.006 –2.643 in meno in confronto a giugno 2019 – e le cessazioni 14.499 (1.601 in meno su giugno 2019) con un calo tendenziale del 9,9%. Saldo negativo mensile. Ne risulta un saldo negativo mensile di -4.493 posizioni lavorative (contro il -3.451 di giugno 2019). Il saldo negativo del mese di giugno è tipicamente dovuto a un fattore stagionale costituito dalle cessazioni dei rapporti a tempo determinato nell’istruzione (3.828 a giugno 2020, un valore edel tutto simile allo stesso mese degli anni precedenti).

Si tratta delle supplenze annuali degli insegnanti delle scuole, in larga parte pubbliche, destinate poi a riemergere, dopo un ulteriore addensamento di cessazioni ad agosto, con un corrispondente flusso di “nuove” assunzioni a settembre di ogni anno.

Il saldo cumulato

Il saldo annualizzato, cioè il saldo cumulato di avviamenti e cessazioni negli ultimi 12 mesi che neutralizza i “picchi stagionali”, dopo essere svoltato in negativo a marzo 2020, risulta a fine giugno a quota -7.756. Se si escludono le forme contrattuali non assimilabili al lavoro dipendente il saldo annualizzato si ferma a -6.500 posizioni. Il periodo tra marzo e giugno 2020, in cui si dispiega a pieno l’impatto dell’epidemia, registra complessivamente 29.268 assunzioni (-40% sul corrispondente periodo del 2019), 40.018 cessazioni (-17,3% tendenziale) con un saldo complessivo tra ingressi e uscite di -10.750, in confronto al + 414 tra marzo e giugno del 2019.

Al livello dei macro settori di attività economica, il saldo è positivo e non distante dai valori del 2019 per l’agricoltura, con una crescita annualizzata però esigua (+129 posizioni dipendenti negli ultimi 12 mesi).

Il recupero delle costruzioni

Le costruzioni, dopo i saldi negativi di marzo e aprile, segnano un recupero a maggio (+505) e a giugno (+433) con una variazione annualizzata di 961 posizioni. L’industria registra un saldo ancora negativo, per il quarto mese consecutivo, ma in miglioramento rispetto a marzo e aprile. Il saldo complessivo degli ultimi dodici mesi (-3.156, con valori compresi tra il +41 della farmaceutica e il –722 della fabbricazione di prodotti in metallo) è sostanzialmente invariato tra maggio e giugno.

Saldo negativo nel commercio

Nel commercio e servizi il saldo annualizzato (-5.688) è negativo e in peggioramento. Nei sottocomparti del terziario il saldo è di -1.912 nei servizi di alloggio e ristorazione, -1.740 nei servizi di supporto alle imprese, -707 nel commercio, -485 nei servizi collettivi (sanità, assistenza sociale, istruzione, P.A.), -366 nelle attività d’intrattenimento, -487 negli altri servizi alle persone; solo nei servizi di informazione e comunicazione il dato è marginalmente positivo

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