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Se la chiusura delle scuole e la sospensione dell’attività didattica in presenza, conseguente alla diffusione del COVID-19, hanno determinato per tutti difficoltà rilevanti, per gli alunni con disabilità l’isolamento derivante dalla mancanza di tempi e luoghi di vicinanza educativa e didattica ha comportato conseguenze ancora più pesanti sul piano delle relazioni e delle autonomie.

Bergamo, 14 settembre 2020 – Il Comune di Bergamo, a seguito dell’emanazione del DPCM dell’11 giugno e dell’Ordinanza di Regione Lombardia del 12 giugno, che ha consentito di organizzare opportunità di socialità e di gioco per bambini ed adolescenti nel periodo estivo, è stato promotore della realizzazione di un Patto educativo territoriale per la messa in atto di proposte estive, rivolte a bambini e adolescenti della città, nella fascia d’età 0-17 anni, costituito sia da servizi comunali (centri estivi per i bambini iscritti agli asili nido, ludoteche, spazi giovanili) sia da un’offerta espressa dagli enti che, a vario titolo, si occupano di attività educative, ricreative, sportive, culturali (parrocchie, associazioni, cooperative, agenzie educative…).

Relazione di socialità dei minori disabili in condizioni di sicurezza e di qualità

Nell’ambito del sistema cittadino delle attività educativo-ricreative estive per bambini e adolescenti, un’attenzione specifica è stata posta da subito ai minori con disabilità, per i quali era necessario costruire una proposta nuova rispetto agli anni precedenti, che consentisse di vivere, dopo mesi di lockdown, situazioni di relazione e di socialità in condizioni di sicurezza e di qualità.

“All’interno della cornice generale del progetto Estate Insieme 2020 – dichiara l’assessora all’Istruzione, Loredana Poli (in foto) – è stato elaborato il programma specifico Estate Insieme Per Tutti 2020, dedicato ai bambini e ragazzi con disabilità caratterizzato da progetti di inclusione personalizzati definiti in accordo con le famiglie, e rivolti a bambini e adolescenti residenti nel comune di Bergamo frequentanti le scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie, e i percorsi di formazione professionale che fruiscono del servizio di assistenza educativa scolastica.”

Per rilevare i bisogni e i desideri dei minori e delle famiglie – continua l’assessora – sono stati contattate 445 famiglie, 225 delle quali hanno condiviso l’importanza di una proposta estiva scegliendo tra l’intervento di un assistente educatore a domicilio (60 ore suddivise in due/tre momenti settimanali, concordati con i genitori), privilegiando quindi attività all’aperto, oppure l’inserimento in Centri estivi, gestiti prevalentemente dalle Parrocchie o dalle Associazioni, attraverso la presenza dell’assistente educatore/trice in un rapporto 1 a 1 (80 ore).”

“La costruzione di progetti personalizzati – spiega l’assessora alle Politiche sociali, Marcella Messina (in foto) – ha richiesto un’organizzazione articolata a più livelli e una continua condivisione tra i diversi soggetti: i due Assessorati comunali, Istruzione e Politiche Sociali, le Cooperative Sociali Serena e Alchimia in Ati, con le quali il Comune ha in essere una co-progettazione per la gestione degli interventi di inclusione, i diversi Enti Gestori, in particolare Giochinchiostro che ha assunto un ruolo di referente.”

L’Amministrazione ha dedicato anche risorse economiche aggiuntive (23.000,00 euro) – prosegue – facendole convergere in un’unica progettualità che non era semplice da comprendere e da accogliere, sia per il contesto generale di preoccupazione per la situazione sanitaria, sia perchè nuova rispetto alle prassi esistenti negli anni precedenti.”

La personalizzazione dell’abbinamento minore-risorsa educativa – aggiunge – è stato criterio di scelta per tutte le richieste: si è cercato quindi di declinare gli interventi a partire dai bisogni e dai desideri dei minori e delle loro famiglie, individuando, attraverso il dialogo tra coordinatori, educatori e famiglie, le situazioni e i contesti più rispondenti alle reali esigenze,” conclude l’assessora Messina.

Riprogettare l’attività scolastica e post scolastica per i ragazzi disabili

Il modello di cooperazione tra Assessorati, Associazioni, figure professionali e soggetti coinvolti nel processo educativo e ricreativo dei ragazzi bambini e ragazzi con disabilità realizzato concretamente durante l’estate 2020, rappresenta un’esperienza pienamente focalizzata rispetto alla prospettiva di inclusione, da sempre al centro delle azioni dell’Amministrazione comunale, e un punto di partenza per riprogettare, in termini organizzativi, l’attività scolastica e post scolastica di questi ragazzi attribuendo, per esempio, un ruolo centrale agli assistenti educatori (200 circa) dedicati ai circa 500 alunni con disabilità presenti quest’anno nelle scuole della città.

Qualche dato riferito al periodo fine giugno

Fine agosto 2020:

– 225 progettualità attivate (di cui 206 con le ore dell’Assistenza scolastica e 31 con quelle del Fondo delle non Autosufficienze);

– più di 13.500 ore educative dirette;

– 73 progetti estivi nei CRE – 152 progetti domiciliari/con uscite nel territorio.

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