Un’ordinanza del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, prevede che i cittadini della Regione medesima, tra i 18 e i 59 anni, che appartengono alle fasce attive della popolazione, potranno ritirare nelle farmacie il vaccino antinfluenzale e, sempre in farmacia, potranno ottenerne la somministrazione.
Bergamo, 2 ottobre 2020 – Tale ordinanza è stata ben accolta dal presidente di Federfarma, Marco Cossolo (in foto), che ha detto: “Accogliamo con estremo favore il provvedimento della Regione Lazio che aumenta da 36.000 a 100.000, cioè dall’1,5% al 4% del totale dei vaccini acquisiti dalla Regione, le dosi messe a disposizione dei cittadini attraverso le farmacie.”
“Si tratta di una decisione molto importante – ha proseguito Cossolo – perché consente di tutelare la popolazione attiva che studia e lavora e che è più esposta al rischio di contagio del virus influenzale. In questo momento di emergenza legato all’aumento di contagi da Covid è fondamentale ridurre la possibilità di sovrapposizione dei sintomi tra influenza e Covid per evitare il congestionamento delle strutture sanitarie.”
“È altrettanto positivo il fatto che sia prevista la possibilità di effettuare il vaccino direttamente in farmacia – ha continuato – con modalità che saranno definite d’intesa con l’autorità regionale nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. Le farmacie del Lazio, come del resto quelle di tutta Italia, sono capillarmente distribuite sul territorio e facilmente raggiungibili da tutti i cittadini. Per questo possono dare un contributo importante nell’agevolare l’accesso ai vaccini riducendo gli spostamenti e gli assembramenti.”
“Ringraziamo il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, per aver accolto le proposte di Federfarma – ha aggiunto Cossolo – con l’obiettivo di andare incontro alla richiesta dei cittadini di potersi proteggere in modo adeguato dal virus antinfluenzale. Auspichiamo che l’esempio della Regione Lazio sia al più presto seguito dalle altre Regioni, sia per quanto riguarda l’aumento delle dosi destinate alla vaccinazione della popolazione attiva, sia per quanto riguarda la possibilità di somministrare il vaccino in farmacia. È questa la strada giusta per allinearsi alla maggior parte di paesi europei, dove da tempo il cittadino può vaccinarsi nella propria farmacia di fiducia,” ha concluso il presidente di Federfarma.