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Ripartono gli incontri di partecipazione in vista della redazione del nuovo piano particolareggiato di Città Alta e Colli: il prossimo appuntamento è in programma sabato 10 ottobre alle ore 10 in piazza Cittadella.

Bergamo, 8 ottobre 2020 – A seguito dell’emergenza causata dal Covid-19, il Comune di Bergamo e il Centro Studi sul Territorio dell’Università degli studi di Bergamo hanno deciso di prorogare il processo partecipativo “Città Alta Plurale” fino al prossimo mese di dicembre per continuare l’intervento di democrazia interattiva, quale base per la revisione del PPRCA – Piano Particolareggiato per Città Alta e Borgo Canale, e completare la consultazione degli abitanti.

Affrontare la fragilità dell’abitare urbanizzato

Tale proroga è l’occasione per rinnovare il processo partecipativo: viene introdotta una nuova sezione di consultazione degli abitanti dal titolo “Città Alta plurale in tempo di Covid-19” dedicata ad affrontare alcune “fragilità” dell’abitare urbanizzato e mobile dei nostri territori, ma anche le opportunità offerte dalle tecnologie informatiche emerse durante l’epidemia. Città Alta si prospetta dunque quale laboratorio per pensare un nuovo modo di abitare urbano e mobile.

Mapping riflessivo sul contagio del covid-19

Infatti, come evidenziato dalla ricerca svolta presso il CST-Centro Studi sul Territorio dell’Università degli Studi di Bergamo intitolata Mapping riflessivo sul contagio del covid-19. Dalla localizzazione del fenomeno all’importanza della sua dimensione territoriale coordinata da Emanuela Casti e Fulvio Adobati (https://cst.unibg.it/it), l’abitare mobile e urbanizzato delle nostre regioni ha favorito l’estendersi del contagio e oggi, nella fase endemica, vanno controllate le situazioni di pericolo, scongiurando il rischio di assembramenti negli spazi e nei luoghi pubblici, riducendo il livello di inquinamento atmosferico, limitando l’utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto collettivo, strutturando una adeguata dotazione di presidi sanitari territoriali, ampliando ove possibile gli spazi formativi di tutti gli ordini e gradi per permettere il distanziamento.

Laboratorio per pensare un nuovo modo di abitare urbano e mobile

Inoltre, nella fase di emergenza del lockdown, sono emerse le potenzialità delle tecnologie dell’informazione che hanno consentito di supplire a distanza all’impossibilità di svolgere le attività lavorative e formative in presenza, e hanno garantito le relazioni sociali. Di fronte a tali potenzialità, opportunità e nuove consapevolezze, Città Alta si prospetta quale laboratorio per pensare un nuovo modo di abitare urbano e mobile: nodo del sistema policentrico di Bergamo, sede di un Parco regionale, spazio identitario della cultura e della formazione bergamasca, emblema di risorse storiche ed artistiche, essa si prospetta luogo di sperimentazione di un nuovo abitare tecnologico che includa un turismo consapevole, in una sinergia finora inedita.

Per consultare i cittadini su questa visione il processo partecipativo continua sulle questioni (la residenza, la mobilità, il rapporto costruito/paesaggio, i fattori dinamizzanti) precedentemente identificate e ancor più valide oggi alla luce di quanto scaturito dall’epidemia a cui si aggiungono i bisogni da essa acuiti relativi all’assistenza sanitaria e assistenziale e alla necessaria lotta all’inquinamento (riscaldamento e mezzi di trasporto), alle tecnologie dell’informazione e dell’intelligenza artificiale.

Per partecipare ai Focus Group è necessario registrarsi compilando il seguente modulo https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfFlkPXG8BB1agkAlGYwGxRNvMB7fSFls41EW6u_zewW5sqFg/viewform

che è disponibile anche nel sito www.cittaaltaplurale.unibg.it.

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