Il progetto “Ospitalità senza barriere” prevede un turismo rivolto a persone con disabilità e fragilità sociale e le loro famiglie
Bergamo, 17 luglio 2017
E’ stato siglato stamattina, presso il Palazzo di Via Tasso, il protocollo d’intesa tra la Provincia di Bergamo e il il Consorzio “Il Solco del Serio”, denominato “Ospitalità senza barriere, servizi e residenzialità per il turismo” che intende promuovere un turismo accessibile anche per le persone con disabilità o socialmente fragili e le loro famiglie presso le strutture residenziali e turistico ricettive e gli enti che erogano servizi culturali, principalmente della Valle Seriana e della Valle di Scalve.
Promotore del progetto è il consorzio “Il Solco del Serio”, costituito da una rete di imprese sociali delle suddette Valli della bergamasca.
Oltre ai disabili fanno parte di tale progetto anche persone reduci da malattie, da operazioni chirurgiche e in stato di convalescenza, i quali compongono un target di turismo accessibile che risponde alle esigenze che possono avere gli anziani e le famiglie con bambini piccoli, che in Europa coinvolge oltre 80 milioni di persone.
«Stiamo parlando di una fascia di turisti che nel 2050, con i dati di oggi, raggiungerà almeno il 31,8% della popolazione europea che viaggia. E’ stata questa la premessa al progetto e lo stimolo per la creazione del marchio «Ospitalità senza barriere», hanno spiegano dal consorzio.
Il marchio servirà a identificare sul mercato luoghi, servizi e prodotti di qualità accessibili, lì dove verrà esposto: obiettivo finale di tale progetto è la creazione di una rete solidale tra enti pubblici e imprenditori che aderiscano al marchio e allarghino la propria offerta nella direzione dell’accoglienza senza barriere.
Il tavolo di lavoro che ha coinvolto le cooperative del Consorzio Il Solco del Serio ha raccolto diversi dati, in collaborazione con lo IAT Ponte Nossa e Promoserio, da cui emerge che la maggior parte dei turisti che prediligono le aree montane e lacustri della Bergamasca sono anziani over 65 e famiglie con bambini piccoli che necessitano di particolari attenzioni. Avvantaggia questo flusso turistico la posizione di Bergamo e della sua provincia, velocemente raggiungibile dalla popolazione delle vicine aree metropolitane di Milano e Brescia alla ricerca di una migliore qualità dell’aria e dell’ambiente in generale per brevi o lunghe vacanze riabilitative.
«La strada tracciata con questo progetto – ha spiegato Matteo Rossi, Presidente della Provincia regionale – apre interessanti scorci per una crescita turistica e sociale. La componente innovativa insita nella concezione del servizio comporterà investimenti nella formazione di nuovi profili professionali, nell’adeguamento dei luoghi e delle strutture per liberarli dalle barriere architettoniche. Condizione necessaria per la sua riuscita – ha proseguito Rossi – è che il territorio faccia rete. Stiamo parlando di turismo accessibile, di accoglienza a famiglie con bambini piccoli, ad anziani, a persone con fragilità, quindi di un progetto inclusivo in linea con gli obiettivi degli Stati generali della montagna e dell’abbraccio alla Presolana», ha concluso.
Il riconoscimento della qualità del marchio sarà garantito da una commissione composta da rappresentanti istituzionali e non, e consentirà l’individuazione e la fruizione di strutture accessibili e una migliore accoglienza turistica con un’offerta ampliata attraverso la disponibilità di servizi e personale per l’assistenza socio-sanitaria, l’animazione territoriale dedicata e la consulenza specialistica.
Per la fase di start up il progetto è sostenuto con un contributo di Sacbo pari a 5000 euro a favore dei progetti di sviluppo territoriale promossi dalla Provincia di Bergamo.
Hanno firmato il protocollo d’intesa:
- Consorzio Solco del Serio
- Provincia di Bergamo
- Comunità montana Valle Seriana
- Comunità montana Valle di Scalve
- Promoserio
- Turismo Bergamo
- Confcooperative
- Coordinamento bergamasco per lintegrazione
- CAI Bergamo