In ordine agli ingressi nelle RSA l’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo precisa che, il 30 novembre scorso, il Ministero della Salute ha emesso il documento “Disposizioni per l’accesso dei visitatori e strutture residenziali socioassistenziali, sociosanitarie e hospice e indicazioni per nuovi ingressi nell’evenienza di assistiti positivi nella struttura.”
Bergamo, 3 dicembre 2020 – il documento fornisce ulteriori chiarimenti rispetto alle indicazioni fornite dall’Istituto Superiore di Sanità in materia. In particolare esplicita che “devono essere assicurate le viste dei parenti e dei volontari per evitare le conseguenze di un troppo severo isolamento sulla salute degli ospiti delle residenze”, visite che devono essere effettuate in condizioni di sicurezza anche ponendo in essere specifiche misure igieniche e di sorveglianza, adeguati dispositivi di protezione, indicazioni rispetto ai comportamenti da tenere e condizioni ambientali.
Contenere il rischio di contagio e garantire la sicurezza
La gestione dei contatti e la ripresa della rete sociale per gli ospiti possono essere effettuate sia in presenza che a distanza, a seconda di quanto dettagliato nei documenti che ogni struttura ha redatto al fine di garantire tali raccordi e, nel contempo contenere, il rischio di contagio e garantire la sicurezza di ospiti, operatori e visitatori”.
“Tuttavia attualmente in Lombardia, a fronte della situazione epidemiologica, è vigente l’Ordinanza n. 624 del 27/10/2020 del Presidente Fontana che vieta, salvo autorizzazione del responsabile medico, l’accesso alle strutture delle Unità di offerta residenziali della rete territoriale da parte di familiari/caregiver,” precisa il direttore sociosanitario di ATS Bergamo, Giuseppe Matozzo, (in foto).
Modalità alternative di contatto con gli ospiti
ATS Bergamo, già nella comunicazione relativa alla citata Ordinanza, ha ribadito alle strutture che “limitazioni all’accesso fisico dei parenti non devono assolutamente produrre l’isolamento affettivo/relazionale” (DGR 3226/2020); pertanto devono essere assicurate modalità alternative di contatto con gli ospiti attraverso videochiamate o chiamate telefoniche, compatibilmente a possibili limitazioni funzionali e cognitive e, comunque, deve essere fornita ai familiari ogni informazione di aggiornamento clinico sui loro cari ricoverati o altre informazioni richieste.
“Si resta in attesa dell’emanazione del nuovo DPCM, previsto per domani, 4 dicembre, e degli atti di recepimento conseguenti di Regione Lombardia al fine di fornire indicazioni specifiche alle strutture rispetto alla ripresa delle visite in presenza,” conclude il direttore sociosanitario Matozzo.