Sono otto le Regioni nella fascia arancione, la maggior parte nella fascia gialla con restrizioni minori, mentre solo l’Abruzzo rimane rosso. Fontana: “c’è il rischio di fuga dal Nord verso Sud!”
Bergamo, 6 dicembre 2020 – Da oggi entra in vigore l’ordinanza del ministro della Salute che sposta altre 5 Regioni in area gialla (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria). Intanto non sono poche le Regioni del Nord che protestano contro le restrizioni imposte dal nuovo Dpcm varato lo scorso 3 dicembre. La decisione del ministro Roberto Speranza vede l’Italia con 12 Regioni gialle, 8 arancioni e solo l’Abruzzo rosso.
Protesta dei governatori di regioni del Nord
Anche se la maggior parte delle Regioni d’Italia diventa gialla, il ministro invoca a “Non abbassare la guardia, serve ancora qualche altro sacrificio“, perché un errore, come quello commesso la scorsa estate in Sardegna, oggi porterebbe ad una terza ondata della pandemia. Intanto parecchi governatori di Regioni, incalzati da commercianti, ristoratori e albergatori chiedono al Governo misure meno restrittive e di rivedere le decisioni sul divieto di spostamento tra i comuni imposto per le prossime festività natalizie.
Si accende il timore del governatore della Lombardia, Attilio Fontana, per una ulteriore fuga in massa dal Nord verso Sud, durante l’ultimo fine settimana prima del 25 dicembre, come quella avvenuta lo scorso mese di marzo subito dopo il lockdown.
Intensificazione controlli delle forze dell’ordine
Intanto il Viminale sta predisponendo il piano per Natale che prevede l’intensificazione di controlli da parte delle forze dell’ordine nei giorni di festa e nei weekend, mediante il monitoraggio, anche con i droni, di strade e piazze dello shopping per evitare gli assembramenti.