E’ stato approvato qualche giorno fa lo schema di convenzione di comodato al Comune di Bergamo del “Codice Baruffaldi ”, uno dei più preziosi manoscritti cartacei tassiani del XVI secolo, dichiarato di interesse storico con decreto del Ministero della Pubblica Istruzione del 16 aprile 1964, che contiene i testi della Gerusalemme liberata e dell’Aminta di Torquato Tasso.
Bergamo, 17 dicembre 2020 – La famiglia Borletti, custode del Codice, ha manifesto la volontà di conferire in comodato, per 99 anni, del manoscritto al Comune di Bergamo perché venisse messo a disposizione degli studiosi presso la Biblioteca Civica Angelo Mai che, com’è noto, conserva il più grande patrimonio librario esistente al mondo relativo a Bernardo e a Torquato Tasso.
La biblioteca Mai è, infatti, anche sede del Centro Studi tassiani, riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che ha tra i propri Soci i più illustri accademici studiosi dei Tasso.
Il Codice Baruffaldi è stato affidato al Comune di Bergamo, per la sua conservazione presso la Biblioteca Civica Angelo Mai, dopo parere pienamente favorevole della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia, diretta da Annalisa Rossi (foto in alto) con il contributo scientifico di Marzia Pontone (foto in basso) – che ha approvato la sottoscrizione del contratto di comodato pluriennale e la contestuale consegna del bene.
Per facilitarne la consultazione da parte degli studiosi e per tutelare l’originale, la Biblioteca realizzerà a breve una copia digitale del Codice, provvederà alla redazione di una scheda descrittiva da porre a catalogo e, sempre in accordo con la Soprintendenza, curerà un intervento conservativo sulla legatura.
In accordo con il Centro di Studi Tassiani, verrà avviata una campagna di studio che verrà affidata a filologi, codicologi e studiosi del collezionismo librario settecentesco.