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Brescia e Bergamo sono le città europee che detengono il triste primato del più alto numero di decessi prematuri a causa di inquinamento da particolato fine (PM 2,5).

Bergamo, 20 gennaio 2021 – A rivelarlo uno studio pubblicato sulla rivista “The Lancet Planetary Health”, finanziato dal ministero per l’innovazione spagnolo e dal “Global Health Institute”, che ha analizzato le città più inquinate d’Europa.

killer micidiale che penetra nei polmoni e causa il cancro

I risultati pubblicati sulla rivista “The Lancet Planetary Health” non sono per niente incoraggianti, in modo particolare, per due città della Lombardia: Bergamo e Brescia, in testa alla classifica per morti causate da inquinamento da particolato fine (Pm 2,5) che penetra negli alveoli polmonari, ancora meglio di quello sottile (PM10), veicolando inquinanti come il monossido di carbonio (CO), benzopirene (C2OH12), biossido di azoto (NO2 ) anidride solforosa (SO2) e, chi più ne ha più ne metta, che, a lungo andare,formano neoplasie polmonari e, quindi, il decesso.

Solo a Bergamo 137 decessi in un anno

Se le due città lombarde seguissero le linee guida dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), rispetto ai valori di polveri fini Pm 2,5, si potrebbero evitare 232 decessi all’anno a Brescia e 137 a Bergamo– si legge nella prestigiosa rivista scientifica inglese – che, tra gli altri, detengono il triste primato anche tra le città più colpite dal Covid-19.

Smog e Covid-19

Si pensa che l’inquinamento favorisca il Covid-19, ma questa tesi è ancora oggetto di studio degli scienziati. Una cosa però è certa: lo smog uccide!

Tra le città più inquinate da polveri fini Pm 2,5, oltre a Brescia e Bergamo, dove i decessi prevenibili sono pari rispettivamente all’11 e al 10 per cento della mortalità annua tra la popolazione, tra i primi posti in classifica figurano anche le città di Milano, Vicenza e Saronno.

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