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Bergamo, 1 settembre 2017

Giorgio Gori: “Bene la decisione del Garante, evita ai genitori le code agli sportelli. Ora si firmi il protocollo nazionale come richiesto dai sindaci”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse23-06-2015 RomaPoliticaRelazione del Garante per la protezione dei dati personaliNella foto Antonello Soro (Garante dati presronali)Photo Roberto Monaldo / LaPresse23-06-2015 Rome (Italy)Report by the Guarantor for the protection of personal dataIn the photo Antonello Soro

Antonello Soro, Garante della privacy

 

Come è già noto, a seguito dell’applicazione della cosiddetta legge Lorenzin (119/2017), ovvero quella relativa alla prevenzione vaccinale, sono stati non pochi gli uffici e istituti scolastici, soprattutto famiglie, che hanno sollevato il problema della privacy. Il presidente dell’autorità garante Antonello Soro, attraverso un provvedimento urgente, ha stabilito che le scuole possono trasmettere l’elenco degli iscritti alle Asl di competenza e che queste ultime potranno verificare le coperture vaccinali degli allievi. Il Garante ha inoltre rammentato che le Asl possono semplificare le procedure inviando i certificati vaccinali alle famiglie, affinché queste ultime le presentino alle scuole di appartenenza dei figli. Una volta compiute le verifiche, le Asl possono avviare l’iter previsto dalla legge: colloqui con i genitori inadempienti e stabilire un programma delle vaccinazioni.

GoriIl sindaco di Bergamo Giorgio Gori (nella foto) a seguito della succitata comunicazione da parte del Garante della Privacy, ha dichiarato quanto segue:

«La decisione del Garante della privacy va nella direzione di semplificare la vita alle famiglie e alle scuole e questo è indubbiamente un bene. Il passo che ora dobbiamo compiere è la firma di un protocollo nazionale tra i Comuni, le Regioni e i ministeri della Salute e dell’Istruzione per gestire al meglio questa fase di attuazione del decreto, sulla scia di quanto noi sindaci, tramite Anci, abbiamo suggerito già da metà agosto. In questo modo l’obbligo vaccinale continua Gori – non comporterà un onere per i genitori perché a parlarsi saranno direttamente le scuole e le ATS. Niente code agli uffici, niente ricerche dei certificati per chi è in regola con le vaccinazioni, mentre chi non lo è verrà contattato dall’ATS. È un percorso ragionevole – conclude il sindaco – che deve partire al più presto.»

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