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Il premier ha aperto a Firenze la campagna per il Sì al voto del 4 dicembre. “Se vince il No resta tutto com’è per i prossimi 20 anni”, dice il presidente del Consiglio. La minoranza dem: “Sta andando verso il burrone”. “La riforma è decisiva per il futuro dei nostri figli”

Il Presidente Renzi ha lanciato a Firenze la campagna per il Sì al referendum del 4 dicembre. “Si tratta di una riforma decisiva – ammette Renzi – per il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Davanti a noi c’è una sfida difficilissima – continua – perché non ho mai visto tanta mistificazione, tante falsità tutte insieme”. Il premier riferendosi al voto parla di “una sfida molto, molto importante e avverto la responsabilità del momento, non è un problema che riguarda me. Questo referendum rischia di far fare una grande passo indietro all’Italia”.

Dal palco dell’Obihall il premier ha aggiunto: “Sulle riforme mi è toccato fare dei passi indietro e questo un po’ mi costa. Ma se vince il No per i prossimi 20 anni in qualsiasi aula del Parlamento col bicameralismo paritario si dirà: come possiamo noi andare contro il giudizio dei cittadini che hanno votato no?”

In giornata Renzi aveva detto che il referendum costituzionale “è un rischio”. Ma non si può che rischiare, per “cambiare il Paese”. E per puntare a “essere maggioranza” nel Paese, serve andare a prendere “i voti della destra. Anche a costo di modificare la sua legge elettorale, l‘Italicum, che ritiene “perfetta”: “Sono pronto a cambiarla, perché il referendum è più importante”, dichiara.

Non parla più di dimissioni in caso di sconfitta, il premier: “La mia carriera personale è meno importante del referendum”, ribadisce. Riconosce ,inoltre che Il dibattito è andato male per colpa sua. Renzi si è detto convinto che la “stragrande maggioranza” degli elettori del centrosinistra sia per il “Sì” e si dice perciò “ottimista”, in un’intervista alla Bbc, sull’esito del voto.

“ La minoranza dem – conclude il presidente – va verso il baratro!” Essa è a un passo dall’ufficializzare il No. E insorge Bersani per il ‘corteggiamento’ di Renzi agli elettori di destra: “Così si svuota il Pd di idee ed elettori – avverte – Renzi sta andando verso il “burrone”. La nota positiva della vittoria del No – continua – è che così salterebbe l’Italicum.

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